Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato l'ordinanza di abbattimento per l'orsa che ha ferito un turista francese nella frazione di Ceniga del Comune di Dro. L'identità dell'animale non è ancora stata accertata, ma il materiale genetico raccolto sull'uomo è già stato inviato ai laboratori della Fondazione Edmund Mach per l'identificazione.
L'orsa, a quanto si apprende è una femmina, madre di tre cuccioli, recentemente avvistata nell'area tra i Comuni di Arco e Dro, zona particolarmente frequentata dalle madri con prole, come si vede nella mappa delle segnalazioni realizzata proprio dalla Provincia Autonoma.
Per la Provincia, l'orsa è «pericolosa» e «va abbattuta» in quanto grave pericolo per l'incolumità e la sicurezza pubblica. Nell'ordinanza è riportato a supporto della necessità dell'abbattimento, il caso di JJ4. L'orsa che il 5 aprile 2023 uccise il 26enne Andrea Papi, nel 2020 aveva infatti già messo in atto azioni di difesa per proteggere i piccoli in presenza di due persone. Per confermare l'identità dell'orsa con certezza, e dare quindi il via alla caccia, si attende solo il risultato dell’analisi genetica.
Il Tar sospende l’abbattimento dell’orsa di Dro
La notizia è stata appresa con sgomento dalle associazioni di tutela animale, tra queste l'Oipa: «Ci risiamo, scatta una corsa contro il tempo – affermano dall'organizzazione – Siamo di nuovo alle prese con uno spietato mandato di uccidere un orso che fa l’orso. Un’altra reazione “corpo a corpo”: l’unica risposta che sembra conoscere il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che, invece di favorire e promuovere una serena convivenza con i plantigradi, vuole vedere morto un animale che ha attaccato in un contesto ancora non chiaro».
L’Oipa ha attivato il suo Ufficio legale che, in un probabile ricorso al Tribunale regionale di Giustizia amministrativa di Trento, rileverà tra l'altro come la legge provinciale “ammazzaorsi” sia oggetto di una procedura Pilot innanzi alla Commissione Europea e che potrebbe essere incostituzionale per violazione dell’articolo 9 della Carta costituzionale.