Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato il decreto per abbattere l'orso MJ5, conosciuto come Johnny. Interpellata da Kodami, la Lav fa sapere che ricorrerà subito al TAR, come già aveva fatto insieme alla Lac per l'orsa JJ4. La proposta di salvezza dei santuari individuati dalla Lega antivivisezione per l'orsa vale infatti anche per Mj5.
Il decreto prevede la rimozione, tramite abbattimento, di MJ5, perché ritenuto responsabile dell’aggressione di un uomo avvenuta lo scorso 5 marzo in Val di Rabbi. A rivelare l'identità dell'orso in relazione all'episodio furono le analisi genetiche svolte presso la fondazione Edmund March.
Anche in questo caso, il decreto dispone l’identificazione genetica dell’individuo, attraverso cattura preliminare, ed è motivato dalla «necessità di garantire l’interesse della salute e della sicurezza pubblica, ai sensi della legge provinciale 9 del 2018». Ciò significa che l'orso sospettato di essere MJ5 verrà catturato e rinchiuso nel Centro Faunistico di Casteller, in Trentino, in attesa della conferma della sua identità, e quindi dell'abbattimento.
Al Casteller si trovano già Papillon (l'orso M49), e Gaia (JJ4), l'orsa raggiunta da un'ordinanza di abbattimento per la morte di Andrea Papi, il 26enne trovato senza vita nei boschi della Val di Sole. Per gli orsi raggiunti dalle ordinanze di rimozione di Fugatti, quindi, la permanenza nelle gabbie del Centro Faunistico si prepara a essere solo temporanea.
Fugatti ha più volte dichiarato di essere determinato a procedere con la rimozione degli orsi ritenuti problematici e per questo, come aveva fatto già per JJ4, ha chiesto all'Ispra di poter abbattere Johnny. Per uccidere un orso, infatti, è necessaria l'autorizzazione del Ministero dell'Ambiente sulla base del parere formale dell'Ispra. Dal ministro Pichetto Fratin è già arrivato un pieno via libera così come dall'Ispra. In una nota, l'Istituto ha spiegato: «Per ciò che riguarda MJ5, questo esemplare si è reso responsabile di un attacco lo scorso 5 marzo a un cittadino di Rabbi, Comune in provincia di Trento». E aggiunto di avere per questo «espresso parere in data 11 aprile 2023 ritenendo che la misura della rimozione proposta dalla provincia di Trento fosse coerente con il PACOBACE».
Anche se il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE) prevede per ogni comportamento problematico degli orsi, le relative possibili azioni, compreso l'abbattimento, l'Ispra stessa però sottolinea che «la valutazione dei comportamenti va condotta caso per caso, tenendo conto non solo della chiave interpretativa circa il grado di problematicità fornita dalla tabella».
Johnny, di 18 anni, è figlio di Maja e Joze, due dei primi orsi trasferiti in Trentino dalla Slovenia nei primi anni del Duemila nell'ambito del progetto Life Ursus, con il quale si è attuato il ripopolamento degli orsi bruni sulle Alpi.