Il Senato francese discuterà oggi, 30 settembre 2021, una nuova legge sul maltrattamento degli animali per porre fine all'uso di selvatici nei circhi e negli spettacoli negli acquari e a ridurre l'abbandono degli animali che ha raggiunto l'ennesimo record anche quest'estate.
La legge era stata approvata nell'Assemblée Nationale già otto mesi fa ma il passaggio ora tra i senatori potrebbe portare a eventuali emendamenti su alcuni punti chiave.
L'abbandono di animali domestici: ogni anno sempre peggio
L'abbandono di animali domestici in Francia è una piaga enorme, pari se non superiore a quanto accade in Italia. La questione l'abbiamo analizzata e approfondita su Kodami, durante la nostra seconda puntata de "L'ora blu", il nostro format di video inchieste, intitolata "Abbandono, il patto tradito". Nel lungo articolo che accompagnava il video in cui la nostra direttrice, Diana Letizia, analizzava il fenomeno dell'abbandono nel nostro Paese, c'è infatti un focus relativo proprio a cugini d'Oltralpe. Francia e Italia condividono la stessa confusione e mancanza di attenzione da parte dello Stato e degli enti locali nel censimento e nella raccolta dei dati e quest'estate la Société Protectrice des Animaux ha dichiarato di aver recuperato quasi 17 mila animali abbandonati tra maggio e agosto, con un aumento dell'82% rispetto al 2019.
La nuova legge francese mira ad affrontare la situazione e viene previsto che le persone che desiderano acquistare un animale domestico debbano firmare un "certificato di comprensione e impegno" prima di poter portare a casa un animale domestico. Il certificato specificherà come prendersi cura del soggetto e includerà promemoria sull'alimentazione, le vaccinazioni, il costo dell'assistenza sanitaria e altro ancora. Alcuni membri del Senato vogliono anche aggiungere un "periodo di riflessione" di sette giorni tra una persona che acquista un animale e la finalizzazione dell'acquisto. Anne Chaine-Larché, senatrice di Seine et Marne, ha dichiarato a Le Figaro: «Il periodo di attesa è necessario per assicurarsi che le persone che vogliono comprare un animale prendano sul serio l'atto e per ridurre gli acquisti d'impulso».
Per ridurre ulteriormente la compra vendita di animali domestici, i parlamentari hanno dichiarato di voler chiudere i negozi di animali che vendono esseri senzienti entro il 2024. Tuttavia, i senatori sono favorevoli a mantenere aperti i negozi: «La loro chiusura rafforzerà le vendite di animali online, un mercato che non è sotto controllo», ha aggiunto Chaine-Larché.
Sempre per ridurre l'abbandono, la legge prevede anche che a tutti i cani e gatti vengano forniti microchip di identificazione alla nascita, un piano che i senatori vogliono estendere a cani e gatti di tutte le età. Attualmente la metà dei cani in Francia è dotata di microchip, insieme a solo il 10% dei gatti, il ché potrebbe spiegare anche perché in Francia ci siano circa 10 milioni di gatti randagi.
Senatori e parlamentari concordano sul fatto che la sterilizzazione sia necessaria per gestire la popolazione di gatti randagi, ma non sono d'accordo su chi dovrebbe pagare il conto stimato di 1,5-2 miliardi di euro per farlo. I parlamentari affermano che i costi dovrebbero ricadere sugli uffici dei sindaci e i senatori affermano che anche il governo dovrebbe pagare una quota.
Animali selvatici nei circhi, scontro tra parlamentari e senatori sul testo della legge
Parlamentari e senatori non sono invece d'accordo sui piani per eliminare gradualmente l'uso di animali selvatici nei circhi e su come trovare nuove case per i 29 delfini e le quattro balene attualmente utilizzati negli spettacoli negli acquari in Francia. Il Parlamento ha approvato il testo attuale della legge ma sempre la senatrice Chaine-Larché ha dichiarato che «i circhi fanno parte del patrimonio francese e che una legge così condanna i circhi a scomparire. Dobbiamo riflettere su come cambiare gli spettacoli in modo che siano più educativi». I parlamentari hanno votato a favore del divieto di riproduzione dei mammiferi marini attualmente utilizzati egli acquari, il che significherebbe che gli spettacoli si interromperebbero naturalmente poiché non sarebbero più disponibili gli animali. I senatori non sono d'accordo con questa soluzione, in quanto i delfini attualmente utilizzati «fanno parte di un programma europeo di ricerca su questi mammiferi, che sono a rischio di estinzione», ha affermato Chaine-Larché. Queste differenze di opinione significano che è probabile che dopo che il Senato emenda la legge, passerà a una commissione mista di parlamentari e senatori per una seconda lettura prima di essere approvata.