«Ho avuto sempre e soltanto gatti, sono sempre stati gli unici animali della mia vita. Sono fantastici e bellissimi, irresistibili».
Francesco Guccini ama i gatti e non è un segreto e, accarezzando i suoi tre nella casa di Pavana sull’Appennino Tosco-Emiliano in cui abita con la moglie, lancia anche un video appello per sostenere la campagna affidi portata avanti dell’associazione «Un animale per amico» che gestisce il canile-gattile di Marzabotto, nel Bolognese.
«Gattile non mi piace come definizione, in realtà» sottolinea l’autore nel video, «preferirei parlare di ricovero. Ciò che fanno queste persone, accudire questi animali, è molto bello. E anche se non ho molto fiducia in quello che possono suscitare le mie parole, invito lo stesso tutti coloro che amano i gatti ad aiutarli. Ma invito anche coloro che ancora non li amano ad imparare a farlo».
Il cantautore, di cui in questi giorni è uscito il nuovo album “Canzoni da intorto», oltre all’appello, però, racconta anche un po’ dei suoi di gatti. Due sono trovatelle e una di loro «è un po’ sciancata poveretta, elemosinava calore, amicizia e cibo. Cibo soprattutto. Ora fa parte della casa» dice con un fil di voce provocata dal maltempo.
L’altra gatta tutta nera, con il pelo lungo «potrebbe essere di razza norvegese» dice il cantautore. Non è messa bene neanche lei: «Del resto ha una carta età, 16 anni, ma sono vecchio anch’io, quindi la sopporto» dice Guccini. Che aggiunge che vive accanto a lui sul bracciolo della poltrona del soggiorno e, non appena lui si alza, balza sulla seduta impossessandosene. Ma la maggior parte delle volte, la condividono e la micia si addormenta sul braccio di Guccini.
Il terzo è il gatto della moglie Raffaella. Stagno, il felino maschio. Completamente rosso, molto più giovane delle due femmine, ha solo 7 anni, e da lui Guccini, ironizza, è soltanto tollerato. «Si nasconde sempre se c’è gente, gira al largo, dietro ai mobili, fa sempre i giri interni, piuttosto che esterni, perché non si sa mai. È uno stronzo, ma come tutti i gatti bellissimo».
Chissà che anche per questo disco non siano stati proprio loro a ispirarlo. Si potrebbe anche pensarlo, visto il gatto nero tra le braccia con cui il cantautore ha annunciato sul suo profilo ufficiale di Facebook il ritorno sulle scene musicali.
Ma comunque sia, la passione e il rapporto di Guccini con gli animali risulta evidente anche dai testi delle sue canzoni in cui molto spesso – lo abbiamo raccontato anche qui su Kodami – appaiono riferimenti al comportamento e all'osservazione delle altre specie viventi che lo hanno ispirato.