Il 74% dei francesi pensa che l’alimentazione forzata non sia giustificabile. È quante emerso dalle interviste condotte dall’Institut français d’opinion publique con la Fondation 30 Millions d'Amis volte a indagare l'opinione dei francesi sul benessere degli animali.
Lo studio, che mostra come la preoccupazione per il benessere degli animali si sia radicata su larga scala tra i francesi, stabilisce il consolidamento di alcune percezioni, compresa quella sull'alimentazione forzata e lo sfruttamento degli animali per spettacoli e alimenti della tradizione. Le interviste sono state effettuate tramite questionario online tra il 16 e il 17 gennaio 2024 e mostrano un aumento del 3% rispetto al 2022 tra le persone che non accettano più pratiche assimilabili a quelle usate per produrre il foie gras.
Come si legge nel report, il 74% dei francesi intervistati ritiene che far soffrire gli animali in nome di alcune tradizioni locali, come la corrida, e l'alimentazione forzata delle oche per il foie gras non sia più giustificabile.
Nonostante la netta maggioranza dei cittadini francesi si schieri contro questa terribile pratica, la Francia è attualmente il maggior produttore e consumatore al mondo di foie gras, con circa 18 mila tonnellate di prodotto consumate all’anno.
Come mostrano le immagini raccolte negli allevamenti francesi e rilasciate dall’organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare Animal Equality, le oche e le anatre sfruttate per la produzione del foie gras sono sottoposte a pratiche estremamente invasive. Negli ultimi 15 giorni di vita in allevamento vengono nutriti attraverso un lungo tubo di metallo infilato nelle loro gole per somministrare dai 200 ai 400 grammi di mangime, con gravi rischi di soffocamento e danneggiamento delle pareti dell’esofago.
Quando vengono macellate, oche e anatre sono affette da una patologia che si chiama “steatosi epatica”, che consiste nell’accumulo eccessivo di grasso all’interno delle cellule, e il loro fegato pesa tra i 550 e i 700 g, ovvero da 7 a 10 volte in più rispetto al peso normale. È proprio questa malattia indotta dall'uomo a rende il foie gras ciò che è.
Secondo il sondaggio dall’Institut français d’opinion publique è la percezione complessiva dei francesi verso i diritti degli animali ad aver fatto un leggero progresso. Dopo un anno caratterizzato da un leggerissimo calo del sostegno a diverse misure per il benessere degli animali, il 2024 ha visto i francesi dichiararsi ancora massicciamente a favore del divieto di ogni sperimentazione animale (88%, stabile), degli allevamenti intensivi (84%, +1), della caccia (79%, +2 e un massimo storico) e della vendita di animali domestici tramite annunci (76%, +2).
Per quanto riguarda il destino degli animali da allevamento destinati al macello, i francesi sono decisamente favorevoli a un cambiamento delle pratiche: l'83% degli intervistati si è detto favorevole alla macellazione degli animali da allevamento sul posto, da parte di professionisti che visitano gli allevamenti, piuttosto che nei macelli, e l'86% (+2 e il livello più alto misurato) ritiene che «la pratica di macellare gli animali mentre sono coscienti è inaccettabile in qualsiasi circostanza». Il 90% (-1) è favorevole all'introduzione generalizzata della videosorveglianza nei macelli.
I risultati dell’Eurobarometro della Commissione europea del 2023 mostrano che queste opinioni non sono condivise solo dai francesi, anche un’ampia maggioranza di cittadini europei (84%) e italiani (88%) desidera che il benessere di tutti gli animali allevati a scopo alimentare sia maggiormente tutelato.
«La volontà dei cittadini europei è chiara: l’alimentazione forzata va fermata e i migliaia di animali sfruttati per produrre il foie gras devono essere preservati da questa pratica crudele e vergognosa che oggi non può più essere consentita. Il governo italiano non si volti dall’altra parte ma scelga di fare la sua parte per gli animali», ha detto Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa.