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6 Maggio 2021
14:49

Flavio Insinna, gelo a “L’eredità” per una domanda: «Non mi piace usare gli animali come esempi negativi»

Flavio Insinna gela lo studio dell’Eredità con una critica in diretta rivolta ai suoi autori, riguardo a una domanda per i concorrenti in cui viene utilizzata una metafora dispregiativa nei confronti degli animali.

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«Non mi piace usare gli animali come esempi negativi»: Flavio Insinna gela lo studio de "L’eredità" con una critica in diretta rivolta ai suoi autori, riguardo a una domanda per i concorrenti in cui viene utilizzata una metafora dispregiativa nei confronti degli animali: «Quale di questi è un esempio di uso aggettivale di un sostantivo? Rigare dritto o Marco è il più asino?». Il presentatore, spesso in campo per difendere i diritti degli  animali, non ha affatto apprezzato e lo ha detto chiaramente: «Gli asinelli sono intelligenti e hanno dei grandi occhioni». Chiaramente lo spezzone della puntata è diventato rapidamente virale e sui social in molti hanno sostenuto la posizione del conduttore.

Insinna amante degli animali e preso di mira da Federcaccia

Da sempre Insinna si definisce un grande amante degli animali: con lui infatti vivono un cane e una gatta che compaiono spesso nelle foto condivise sui suoi profili social. A dicembre scoppiò un caso con Federcaccia sempre per una frase detta nel programma dal conduttore: «La caccia non è uno sport».

L’associazione a favore dell’attività venatoria scrisse addirittura ai membri della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi per denunciare quelle parole e avvertendo la Rai che sarebbe stata loro cura «invitare tutti i nostri iscritti e i cacciatori italiani e le loro famiglie – un bacino potenziale di qualche milione di spettatori – a non seguire più “L’Eredità” e a preferire altre marche rispetto a quelle pubblicizzate prima, durante e immediatamente dopo il gioco».

Ma perché si dice “asino” a qualcuno che non sa?

La tradizione di utilizzare il termine asino in maniera dispregiativa si perde nella notte dei tempi. Eppure, pur se nell’immaginario collettivo dire asino a qualcuno significa dargli dell’ignorante, maleducato e ottuso, chi conosce un poco gli asini sa perfettamente che non è così, perché il quadrupede è, invece, molto intelligente e affettuoso e con una grande capacità di apprendimento. L’asino è un mammifero appartenente alla famiglia degli equidi addomesticato da millenni e usato principalmente come animale da soma, ma adesso la sua presenza, concentrata in Africa, America Latina e Asia, è ridotta al minimo, solo il due per cento degli animali allevati in tutto il mondo. Questi quadrupedi sono talmente diversi da come vengono descritti, che oggi sono considerati ottimi animali da compagnia e particolarmente adatti per la pet therapy per la loro capacità di relazionarsi con gli umani e anche per le dimensioni inferiori rispetto al cavallo.

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Simona Sirianni
Giornalista
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