Tutti fanno le puzzette, anche i cani, e lo sanno bene i pet mate che convivono con delle "piccole fabbriche di gas". La flatulenza nel cane può essere transitoria e dovuta a un disturbo gastrointestinale passeggero o può essere una costante, quando il dismicrobismo intestinale e la peristalsi intestinale alterata ormai hanno cronicizzato.
Vediamo quali possono essere le cause della flatulenza, quali sono i principali rimedi e quando è necessario rivolgersi a un veterinario.
Cause della flatulenza nel cane
La flatulenza nel cane è in minima parte fisiologica, ma quando è eccessiva vuol dire che il microbiota intestinale, ovvero il microcosmo di batteri, funghi, etc. che vivono in armonia nell’intestino, viene alterato. Avremo allora quello che chiamiamo un dismicrobismo intestinale: la convivenza perfettamente bilanciata tra le diverse specie di microbi dell’intestino viene alterata, qualche microbo prende il sopravvento rispetto ad altri, viene alterata la digestione e l’intestino si “infiamma”. Si altera così la peristalsi e viene prodotto più gas, in particolare idrogeno solforato che dà il caratteristico odore di zolfo o uova marce.
Ma quali possono essere le cause? Le principali sono:
- Alimentazione. Chiariamo bene: le allergie alimentari vere sono pochissime, le intolleranze ad alcuni alimenti sono possibili, come sono possibili le intolleranze verso additivi, conservanti e coloranti usati nell’industria mangimistica (ovviamente come nella produzione alimentare umana umana, anche in quella per gli animali conservanti ed additivi sono regolamentati). Può succedere infatti che alcuni cani non “digeriscano bene” alcuni alimenti, ma effettuare a priori una dieta priva di alcuni alimenti può generare delle carenze nutrizionali, è quindi bene rivolgersi sempre ad un medico esperto in nutrizione;
- Aflatossine e muffe, che spesso si formano nei sacchi di crocchette lasciati al sole o aperti e richiusi molte volte. I grassi si irrancidiscono e si possono formare delle micromuffe.
- Tossici e corpi estranei. Il cane potrebbe aver ingerito dell’erba, un pezzo di carta, un osso o un pezzo di plastica, un veleno o un detersivo… qualunque cosa che provochi una irritazione a livello gastroenterico;
- Virus e parassiti, come parvovirosi, coccidi, tenia, giardia o vermi tondi, che provocano un'alterazione del microbiota intestinale, irritazione e dunque flatulenza;
- Voracità. Anche l’ingestione di cibo in modo molto vorace può provocare flatulenza, perché viene ingerita molta aria;
- Medicinali, come antibiotici o antinfiammatori, che possono provocare delle severe alterazioni del microbiota intestinale con irritazione gastroenterica e flatulenza, in particolare se vengono assunti da cuccioli;
- Problemi dentali e malocclusioni. In alcuni casi, l’alterata masticazione provoca cattiva digestione (la prima digestione avviene proprio nella bocca) e flatulenza, oltre all’ingestione di molta aria;
- Tumori. Sebbene non frequenti, tra le cause di meteorismo ci sono le neoplasie che affliggono l’apparato gastroenterico;
- Pancreatite. L’infiammazione del pancreas potrebbe provocare un'alterata sintesi degli enzimi deputati alla digestione e di conseguenza infiammazione intestinale e flatulenza.
Feci molli non sempre
Feci poco formate e diarrea di solito accompagnano la flatulenza, soprattutto se questa avviene per cause acute, come l’ingestione di un tossico o di un alimento mal tollerato. In questi casi è sempre bene somministrare al cane dei fermenti lattici specifici e chiamare il proprio veterinario per chiedere come procedere. Per tutte le altre cause che abbiamo citato non sempre si ha la presenza di feci diarroiche, spesso possiamo avere una alternanza tra feci poco formate e feci del tutto normali.
Nel caso in cui il meteorismo sia eccessivo troverete il cane con l’addome gonfio ed in tal caso consiglio di rivolgervi immediatamente al medico veterinario perché di lì a poco potrebbe avere anche difficoltà respiratorie.
Nel caso in cui le feci molli o maleodoranti persistano o persista la flatulenza è bene effettuare una visita completa con esame delle feci. Può essere utile effettuare anche una ecografia addominale in modo da valutare la stratigrafia intestinale e la peristalsi. Esami aggiuntivi che vi consiglierà il medico in base al caso clinico per approfondire possono essere l’esame radiografico in alcuni casi con mezzo di contrasto, le analisi del sangue complete e l’endoscopia.