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19 Dicembre 2022
11:09

Flahsmob a Torino contro il circo Orfei: «Due ore di spensieratezza basate sulla sofferenza degli animali»

Basta con i circhi dove le bestie vivono in uno stato di sofferenza. Le parole dei rappresentanti del Tavolo Animali & Ambiente, costituito da numerose associazioni animaliste e ambientaliste, hanno fatto da sottofondo al flash mob organizzato ieri davanti all’ingresso del Circo Madagascar di Maya Orfei a Torino.

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Lo dicono e lo ripetono ogni volta che in qualche città arrivano gli spettacoli viaggianti che utilizzano gli animali: basta con i circhi dove gli animali vivono in uno stato di sofferenza, lontani più che mai dal loro habitat e costretti ad assumere comportamenti incompatibili con la loro natura per divertire il pubblico.

Le parole dei rappresentanti del Tavolo Animali & Ambiente, costituito da numerose associazioni animaliste e ambientaliste, hanno fatto da sottofondo al flash mob organizzato davanti all’ingresso del Circo Madagascar di Maya Orfei al Parco Pellerina di Torino con striscioni e volantini dove il concetto era più che chiaro: NO AL CIRCO.

Lo spettacolo, che resterà nella città piemontese fino all'8 gennaio 2023, ha al seguito oltre 100 animali selvatici: tigri, leoni, zebre, cavalli, giraffa, elefante, ippopotamo, lama, cammelli e tantissimi altri tra i quali risalta "Symba", l'unico leone bianco presente in Italia.

Nel mirino degli animalisti questo «modo di offrire agli spettatori due ore di spensieratezza, basata sulla sofferenza degli animali in cui non vi è nulla di piacevole, culturale e interessante».

La sensibilizzazione è indirizzata in particolar modo al target di questi show, ovvero famiglie e genitori che non si domandano ancora cosa si nasconda veramente dietro lo spettacolo tra sofferenza e privazioni. E che non si interrogano, soprattutto, su che esempio possano dare ai bambini e sul perché non sia affatto un bene assuefarli alla visione di animali detenuti in gabbie anziché insegnare loro come relazionarsi in armonia con ogni essere senziente.

Le associazioni riunite nel Tavolo Animali & Ambiente lottano da tempo contro ancora la presenza degli animali all’interno dei circhi, i quali vengono sottoposti a snervanti addestramenti indispensabili a piegare il loro naturale carattere che si è sviluppato attraverso migliaia di anni di vita libera, all'aperto nel loro territorio.

Tenendoli rinchiusi questi soggetti soffrono l’impossibilità di soddisfare i loro bisogni etologici quali l’esplorazione del luogo, la ricerca dei partner, la realizzazione di rapporti interspecifici con individui diversi e non con compagni sempre uguali.

Nello scorso luglio è stata approvata, in via definitiva, dall’Aula della Camera dei Deputati la nuova Legge sullo spettacolo che porterà al graduale superamento degli animali in questo genere di manifestazione, ma manca ancora il decreto attuativo per far entrare la legge ufficialmente in vigore e, quindi, per adesso non è ancora vietato l’utilizzo di animali.

Per questo il "Tavolo Animali & Ambiente”, considerato che non può opporsi all’attendamento di un circo, ha chiesto all'Amministrazione comunale torinese di effettuare almeno tutti quei controlli, seppur minimi, previsti dal Regolamento n. 320, emanato specificatamente per tutelare il benessere degli animali, di tutti gli animali presenti sul territorio cittadino.

E quindi di rispettare nello specifico il punto 8, dove il testo prevede che «l’attendamento di strutture circensi e simili è soggetto al rispetto dei criteri individuati dalla Commissione Scientifica CITES […] che dettano regole dettagliate volte a garantire il benessere psico-fisico delle diverse specie animali, con particolare attenzione alla custodia, agli spazi loro riservati, alle cure veterinarie, all'alimentazione ed alla sicurezza».

Il divieto degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti è stato già deciso in oltre venti paesi dell'Unione Europea e viene chiesto a gran voce dalla grande maggioranza dei cittadini italiani, come dimostrato da diversi sondaggi. È, infatti, considerato un passo in avanti fondamentale sotto il profilo etico e della civiltà, che ha come scopo principe il benessere e la dignità delle specie sfruttate.

Secondo quanto stabilito, la Legge sullo spettacolo dovrebbe concretizzarsi entro nove mesi dalla sua approvazione che è stata il 13 luglio 2022, ma ancora non si hanno informazioni sulle modalità e la natura di come verranno messi al bando gli animali.

Sicuramente, poiché la legge italiana non può interferire con il diritto di proprietà privata, gli animali rimarranno in possesso dei proprietari dei circhi che, però, saranno tenuti a trovare per loro la migliore delle sistemazioni possibili. Del Decreto Legislativo, però, al momento non si hanno notizie.

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Simona Sirianni
Giornalista
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