Un nuovo protocollo per tutelare le tartarughe marine del Lazio. Lo hanno firmato la Regione e Federbalneari su proposta dell’assessore Giancarlo Righini, che ha portato il documento sul tavolo della Giunta Regionale del presidente Francesco Rocca ottenendone l’approvazione unanime.
Il protocollo contiene le linee guida di comportamento che i titolari degli stabilimenti aderenti a Federbalenari devono rispettare in caso di ritrovamento e avvistamento non soltanto delle tartarughe caretta, ma anche dei nidi, che sempre più spesso vengono rinvenuti su litorali attrezzati con all'interno preziosissime uova. La Regione, per supportare i balneari, fornirà ai gestori degli stabilimenti una bandiera che dovrà essere esposta all’interno della struttura turistica per i prossimi 5 anni, una sorta di certificazione dell’adesione al progetto, e ha già stanziato fondi per tenere corsi di formazione per gli addetti alla pulizia degli arenili e per i bagnini su temi riguardanti l’attenta cura delle spiagge attrezzate.
L’intesa prevede inoltre la distribuzione di materiale informativo sull’argomento da distribuire ai bagnanti, e lo svolgimento di eventi negli stabilimenti con cui diffondere informazioni utili sulla Caretta caretta. A un apposito gruppo formato da un membro della Regione Lazio e da uno di Federbalneari il compito di verificare gli esiti dell’applicazione del protocollo, mentre ai Comuni è stato affidato quello di accertarsi che venga rispettato insieme con TartaLazio, la Rete regionale del Lazio per il recupero, il soccorso, l’affidamento e la gestione delle tartarughe marine.
«L’accordo con i Comuni del litorale e il protocollo d'intesa con la Federbalneari nascono dalla volontà dell'amministrazione regionale di promuovere iniziative a difesa non solo della Caretta caretta, ma dell'intera biodiversità marina – ha detto Righini – nostri mari, infatti, sono sempre più minacciati ed è nostro dovere tutelare questo immenso patrimonio facendo squadra. I provvedimenti approvati in Giunta vanno proprio in questa direzione».
Anche nel Lazio, intanto, è entrata nel vivo la stagione della schiusa delle uova delle tartarughe Caretta caretta. Il 10 agosto le prime 9 tartarughine sono uscite dal nido di San Felice Circeo, altre 4 da quello di Foce Verde, in provincia di Latina, prendendo la via del mare, mentre sulla spiaggia di Capoportiere, sempre sul litorale di Latina, nei giorni scorsi una tartaruga un po’ ritardataria ha deposto le uova. A intervenire per mettere in sicurezza il nido i ricercatori di TartaLazio, allertati dalla Capitaneria di Porto di Terracina che aveva, a sua volta, ricevuto la segnalazione da una donna che aveva osservato la tartaruga mentre deponeva le uova.