Un uomo viene ricoverato in ospedale. E i cani che aveva in casa, in un appartamento occupato abusivamente, sono rimasti chiusi in una stanza senza mangiare né bere. Per una settimana intera. Questa storia viene da Calenzano, in Provincia di Firenze, ma ha avuto un lieto fine grazie a una rete di amici.
Sono state le guardie zoofile di Enpa a salvare i due Pitbull: loro, con due amici del compagno umano e gli agenti della polizia locale della città, sono riusciti ad entrare e hanno individuato i due animali ormai ridotti a pelle e ossa. Il compagno umano non avrebbe potuto avvisare nessuno perché quando è dovuto andare in ospedale era incosciente. Così, se non ci fossero stati i conoscenti nessuno si sarebbe ricordato dei due cani e sarebbero rimasti lì a morire di stenti.
«Ci avevano messo in guardia della possibile aggressività dei cani – commenta Alessandro Quercioli, capo nucleo delle guardie zoofile dell’Enpa di Firenze – ma quando siamo entrati ci hanno fatto tantissime feste e sono stati felicissimi di vederci. Hanno subito capito che eravamo lì per liberarli. Nonostante l’aspetto scheletrico i due pitbull erano per fortuna in buone condizioni e li abbiamo affidati al personale della Asl Servizi Veterinari per gli accertamenti».
L'improvviso impedimento dei pet mate è una delle cause che può portare, a cascata, a problemi negli animali domestici. Un fatto analogo era avvenuto qualche mese fa a Cervia, in Provincia di Ravenna. Una donna, in questo caso, era stata arrestata ma non aveva avvisato gli agenti dei due Pitbull che aveva in casa. Così, anche qui, sono stati i volontari dell'Enpa a prendersi cura di loro. Senza acqua nè cibo, non sarebbero sopravvissuti a lungo. Con il loro gesto hanno deciso di accendere i riflettori sulla loro storia e a salvarli. Un abbandono "indiretto", non voluto, ma di sicuro altrettanto pericoloso.