I Carabinieri forestali di Ceppeto, frazione del Comune di Sesto Fiorentino, hanno sequestrato nei giorni scorsi una trappola illegale destinata alla cattura di animali selvatici in via di Soffiano, alla periferia di Firenze.
I militari, impegnati in un controllo in zona, sono stati avvistati da un escursionista della presenza della trappola all’interno di un piccolo terreno in cui razzolavano alcune galline. Hanno quindi deciso di fare un sopralluogo, e nel terreno hanno trovato i due proprietari e una terza persona, che gestiva sia l’orto sia il pollaio. Proprio vicino all’ingresso del pollaio hanno trovato una trappola a battente, già attivata e con un coniglio senza vita usato come esca posizionato al suo interno. Quelle a battente sono trappole a forma di gabbia che vengono tipicamente utilizzate per catturare la fauna selvatica: una volta che l’animale vi entra per raggiungere la preda, lo sportello si chiude e non può più uscire.
Il proprietario del pollaio ha ammesso, davanti ai Forestali, di avere posizionato la trappola per catturare gli animali – non è chiaro se volpi, faine o un’altra specie – che avevano predato alcune galline. I militari l’hanno sequestrata e l’uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria per uso di trappole e di esche per la cattura della fauna selvatica, tutti strumenti non consentiti dalla legge che regolamenta l’esercizio venatorio.
Anche se il periodo consente la caccia, infatti, la legge vieta che per praticarla vengano utilizzati trappole, reti, tagliole, lacci, archetti o congegni simili. Allo stesso modo, la caccia è vietata per legge nei giardini privati, oltre che in parchi pubblici e privati, parchi storici e archeologici, centri abitati, aree adibite a sport, riserve naturali, oasi naturalistiche, zone di ripopolamento e foreste demaniali. Nel caso in cui venisse avvistata una trappola, dunque, è necessario segnalarla alle forze dell’ordine, deputate a rimuoverla in sicurezza e a fare poi scattare eventuali provvedimenti per chi l'ha posizionata.