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27 Marzo 2021
15:02

FIP, la peritonite infettiva felina: sintomi, cause e cure

La FIP o peritonite infettiva felina è una malattia trasmessa da un virus che colpisce soprattutto gatti giovani e che può abbassare notevolmente l'aspettativa di vita. Si trasmette per contatto diretto tra gli animali e può manifestarsi soprattutto in due forme cliniche. Non è una malattia facile da diagnosticare e non esiste una terapia specifica.

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Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Prof. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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La FIP, o peritonite infettiva felina, è una malattia dei gatti, presente in tutta Europa causata da un coronavirus specifico che non si trasmette all’uomo. Colpisce prevalentemente animali di età inferiore a tre anni. Il virus può essere trasmesso anche ad altri felini. È una malattia che più frequentemente si riscontra in animali che vivono in gruppo, che si trasmette per contatto diretto e/o attraverso oggetti contaminati. È descritta anche una trasmissione transplacentare. Le forme di malattia clinicamente più importanti sono la peritonite felina forma essudativa e forma granulomatosa o secca. È una malattia spesso fatale. È importante la prevenzione isolando gli animali malati e l’igiene generale degli ambienti.

Cause

Il virus si trasmette più frequentemente per via oro-fecale e/o per contatto diretto tra animali malati e sani. È possibile anche una trasmissione transplacentare che esita in aborti e/o parti prematuri; inoltre è possibile che gli animali si contagino attraverso il contatto indiretto con oggetti contaminati.

Sintomi

La maggior parte degli animali che si infettano sviluppano una malattia lieve e solo una piccola percentuale evolve in forme cliniche gravi.

La dinamica dell’infezione e della malattia dipendono dal tipo di virus che infetta il gatto. In generale, dopo l’infezione l’animale presenta una sintomatologia non specifica (febbre, inappetenza, perdita di peso e scarsa vivacità). Se il virus si localizza solo a livello intestinale, si manifesta una sintomatologia non grave (diarrea) e l’animale facilmente riesce a guarire grazie alla produzione di anticorpi. Diversamente se il virus infetta alcune cellule del sangue, si diffonde nell’organismo e il corteo sintomatologico si diversifica in relazione alla possibile progressione della malattia che può manifestarsi come peritonite infettiva cosiddetta essudativa o granulomatosa (secca).

La FIP cosiddetta essudativa, più frequente, si caratterizza per un’infiammazione di piccoli vasi sanguigni che si manifesta con raccolta di liquido infiammatorio nella cavità addominale o in quella toracica e quadri infiammazione di vari organi. I sintomi che si riscontrano più frequentemente sono addome aumentato di volume per la raccolta di liquido, tosse, difficoltà respiratorie.

La forma secca o granulomatosa si caratterizza per la presenza di lesioni nodulari soprattutto a livello renale, polmonare e nella milza. Talvolta, sono presenti solo lesioni oculari e al sistema nervoso che comportano l’insorgenza di sintomatologia nervosa e disturbi della vista.

Diagnosi

Non sempre si riesce a diagnosticare la FIP. Certamente, il quadro sintomatologico e clinico generale possono indirizzare il medico veterinario soprattutto nel caso di FIP essudativa. È possibile utilizzare un test per evidenziare la presenza di anticorpi contro il virus.

Trattamento

Non esiste una terapia specifica per il trattamento di questa malattia. La terapia è spesso sintomatica e mira a limitare gli effetti dell’infiammazione. Sono allo studio nuove terapie sperimentali alla base di antivirali.

Prognosi

L’aspettativa di vita è limitata sia nel caso di FIP essudativa che granulomatosa anche perché non esiste una terapia specifica contro questa malattia.

Prevenzione

La decontaminazione e l’igiene degli ambienti infetti è un’importante arma di prevenzione così come lo screening sierologico di gatti che devono essere introdotti a contatto con altri conspecifici. Esiste un vaccino per la prevenzione della malattia ma non viene somministrato a tutti gli animali.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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