È finita in una rete dei pescatori che, pur di disfarsene, l’hanno massacrata. Le hanno dato un paio di botte in testa e le hanno tagliato le pinne. Vittima di questo episodio è una tartaruga marina Caretta caretta a Ischitella, frazione di Castel Volturno (Caserta). Per i tecnici della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli e dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno c’è stato ben poco da fare per lei, che era stata abbandonata moribonda.
L’autopsia ora darà ulteriori dettagli sulla sua morte. L’episodio, comunque, rientrerebbe in un caso di crudeltà nei riguardi dell’animale, reo di essere passato nel luogo sbagliato nel momento sbagliato. «L'episodio di Ischitella è molto grave. Un accanimento e una violenza ingiustificata nei confronti di un animale indifeso e vulnerabile – commenta Raffaele Di Palma, responsabile della comunicazione dell’area marina protetta di Punta Campanella, che in Campania si occupa anche della cura delle tartarughe marine – Le Caretta caretta sono in pericolo perché i loro spazi sono molto antropizzati, sia il mare sia le spiagge».
«Dobbiamo provare tutti insieme a dare una mano a questa meravigliosa specie, basta poco. Ci sono pescatori che ci aiutano e ci avvisano quando trovano tartarughe nelle reti – prosegue – Non si crea nessun disturbo o disagio particolare e grazie a una semplice chiamata può essere salvato un esemplare. Anche per gli stabilimenti balneari non ci sono problemi o danni. In altre parti del mondo, ma anche qui in Campania, un nido di tartaruga rappresenta un’ulteriore attrattiva per il lido».