È l'amatissimo gatto Filippo il nume tutelare che ha accompagnato nel giorno del suo funerale Maurizio Costanzo, giornalista e gigante del panorama televisivo italiano, morto all'età di 84 anni nella sua Roma sabato 24 febbraio 2023.
Durante i funerali che si sono tenuti oggi nella Chiesa degli Artisti, sulla bara era ben visibile una foto del gatto Certosino Filippo, compagno animale e portafortuna di Costanzo da oltre 8 anni. Costanzo era noto per essere un amante dei cani, più che dei gatti, come racconta lui stesso nel libro "Preferisco i cani (e un gatto)", pubblicato nel 2011 da Mondadori.
Nella sinossi si legge che «gli animali sono superiori a noi in tante faccende, come la capacità di esprimere affetto, di dimostrare fedeltà, di essere sinceri e di prevaricare l’altro solo per lo stretto necessario alla sopravvivenza. L’uomo no, l’uomo prevarica per gioco, per noia, per insicurezza, per vuota ambizione. L’osservazione del mondo animale è stata per me una lezione di vita».
L'eccezione a questa regola della sua vita era proprio Filippo, che Costanzo considerava uno spirito affine, un gatto pragmatico che gioca quando ne ha voglia, e se è contrariato non esita a farlo capire. Insomma, Costanzo nel suo fedele amico felino rivedeva un po' di sé e del temperamento che lo hanno reso una delle figure più influenti del panorama mediatico nazionale. Dagli inizi come giornalista nella redazione del quotidiano "Paese Sera", Costanzo a poco a poco si è spostato verso altri media come la radio, e soprattutto la televisione.
La sua consacrazione davanti al grande pubblico è avvenuta proprio attraverso i programmi televisivi che lo hanno condotto a scoprire alcuni delle celebrità più note di oggi come Fiorello, Valerio Mastandrea, Platinette e molti altri oggi presenti alla Chiesa degli Artisti per tributare l'ultimo saluto all'uomo e al professionista.
Con il suo format più famoso, "Il Maurizio Costanzo Show", ha portato il salotto delle famiglie italiani in tv e con esso anche i vizi e le virtù del Belpaese. Nel raccontarli lui stesso non lesinava nel concedere anche qualcosa di sé e della sua casa.
Tutti infatti conoscevano il suo amore, e la sua stima, per gli animali, ma pochi ricordano ancora oggi la storia che ha portato nella sua famiglia il cane Fortunato, la cui vicenda non poteva lasciare indifferente il giornalista antimafia. Fortunato è un Pastore Tedesco trovato a Napoli all'interno di un cassonetto con colpi di proiettile nel corpo. A salvarlo in una notte del 1998 fu l'attivista Luigi Carrozzo, del rifugio L'emozione non ha voce, che fece conoscere la sua storia attraverso i giornali.
L'eco delle peripezie di Fortunato arrivò da Napoli a Roma, fino alla casa che Costanzo condivideva con la compagna Maria De Filippi. Fortunato è diventato così parte della famiglia di Costanzo, e neanche lui è sfuggito all'occhio delle telecamere: qualche anno più tardi è comparso anche in una trasmissione televisiva su Italia 1
L'amore di Costanzo per gli animali non si limita solo a cani e gatti: per lui ogni specie è meritevole di essere osservata e compresa. Da questo interesse è nata una inclinazione che insieme alla cultura conserva in sé anche un pizzico di superstizione. In nome di questa dualità tra interesse naturalistico e folclore il suo porta fortuna preferito erano le tartarughe, non vive tenute nei terrari, ma soprammobili che potessero trasmettergli quelle caratteristiche proprie degli animali che amava osservare, ma anche rispettare nella loro individualità.