La fibrosi polmonare idiopatica del cane è una malattia cronica e progressiva che colpisce i polmoni dei cani. In particolare, si riscontra nei soggetti di razza West Highland White Terrier e nei terriers, per quanto può essere diagnosticata in qualsiasi razza canina. Gli animali affetti hanno una sintomatologia respiratoria che può indirizzare verso una diagnosi di sospetto, che deve poi essere confermata con indagini strumentali specifiche. Non ci sono cure efficaci per cui l’esito è spesso fatale.
Che cos’è la fibrosi polmonare idiopatica
La fibrosi polmonare idiopatica è una malattia cronica, che consiste nella sostituzione del tessuto polmonare deputato alla respirazione con tessuto meno elastico non funzionale (tessuto fibrotico). La fibrosi polmonare può insorgere secondariamente a pregresse polmoniti interstiziali, bronchiti croniche o inalazione di sostanze tossiche.
Cause della fibrosi polmonare nel cane
Molte volte le cause della malattia sono sconosciute, tant’è che viene definita idiopatica (senza causa). Si sospetta una componente genetica considerato che si riscontra più frequentemente nei “Westies”. Inoltre, è possibile che l’inalazione di qualche agente non ancora del tutto noto possa determinare questa patologia. Infine, uno studio epidemiologico ha correlato la permanenza in case vecchie, poco ventilate e le attività frequenti di grooming del mantello con l’insorgenza di questa malattia nella razza West Highland White Terrier.
Sintomi e diagnosi della fibrosi polmonare del cane
Gli animali sono riferiti al medico veterinario prevalentemente per difficoltà respiratorie quando la malattia è già in fase avanzata. I sintomi più frequenti sono tosse, intolleranza all’esercizio fisico, aumento della frequenza respiratoria. Può essere presente cianosi, ipertensione polmonare e respiro addominale. L’esame ascultatorio del torace può rivelare dei suoni polmonari patologici. La presenza di questi sintomi può far sospettare altre condizioni patologiche che, una volta escluse, indirizzano il medico veterinario verso ulteriori indagini. La broncoscopia può presentare un quadro non specifico di malattia.
L’indagine radiografica similmente presenterà un quadro di malattia polmonare interstiziale che non è specifico della fibrosi polmonare. Gli animali con sospetto di fibrosi polmonare possono essere sottoposti al “test del cammino” di 6 minuti per valutare la distanza in grado di percorrere in un tempo limitato. Per l’approfondimento diagnostico è utile eseguire un esame tomografico (TAC) del torace e una biopsia polmonare. Quest’ultima procedura, di non facile esecuzione, permette al patologo di diagnosticare con certezza la fibrosi polmonare. Molte volte la fibrosi polmonare viene purtroppo diagnosticata soltanto post-mortem.
Come curare la fibrosi polmonare canina
Non esiste una terapia per guarire dalla fibrosi polmonare o per impedire la sua progressione. Il trattamento più comune prevede la somministrazione di cortisonici e/o broncodilatatori. Se compaiono complicanze queste vanno trattate con farmaci specifici. L’aspettativa di vita di cani affetti da fibrosi polmonare è limitata. In uno studio condotto su cani Westies affetti da fibrosi polmonare idiopatica la sopravvivenza media era di 32 mesi dall’insorgenza dei sintomi e di soli 11 mesi dalla diagnosi.