“Giustizia per Cucciolone”: è stata questa la frase più volte ripetuta nel corso della fiaccolata che si è tenuta sabato a Castel Madama, piccolo Comune alle porte di Roma, per ricordare l’anziano cane di quartiere morto in canile dopo una cattura avvallata dall’Asl Roma 5 e definita dai molti testimoni «cruenta e brutale», oltre che «immotivata».
Tante le persone di Castel Madama scese in strada per manifestare con cartelli, striscioni e t-shirt, molti accompagnati dai cani di famiglia. L’appuntamento era nel parco Pollicelli, nei pressi del Municipio, dove oltre ai cittadini sono arrivati anche i rappresentati di Enpa Roma, sezione di Ostia della Lega nazionale per la difesa del cane e associazione Le Zampe.
Enpa presenta denuncia alla procura di Tivoli
Proprio Enpa ha deciso di presentare una denuncia formale presso la procura di Tivoli, redatta dall’avvocata Giada Bernardi. L’obiettivo è fare chiarezza, come scrive Enpa «su cosa sia accaduto a Cucciolone, il cane anziano che stava per ottenere lo status di cane libero accudito come previsto dalla normativa regionale e che è stato invece accalappiato con brutalità, sedato per ben tre volte, inseguito sotto gli occhi dei passanti nel centro di Castel Madama e poi portato in canile. Dove il giorno dopo è stato trovato morto, con tutta probabilità per complicanze legate alla sedazione, allo stress e alla paura provati durante la cattura».
Enpa ha già chiesto che sul corpo di Cucciolone venga eseguita un’autopsia: «Cucciolone era amato e accudito dai cittadini del paese e non aveva mai dato problemi in tutti questi anni. Il Comandante della Polizia Locale invece ha disposto lo scorso venerdì la sua cattura. Una vera caccia al mostro sotto di cittadini e bambini in lacrime – spiega l’Enpa di Roma – Cucciolone è stato prelevato dal suo ambiente cruentemente, addormentato con un fucile per tele narcosi, neanche fosse una “fiera”, e braccato con una tale veemenza da provocargli delle ferite, macchie di sangue sono ancora visibili sull’asfalto. Il cane si è ovviamente spaventato molto ed ha anche vomitato. Il tutto è successo in una pubblica piazza, all’uscita della scuola davanti ai bambini rimasti sgomenti e tra le proteste dei cittadini indignati che hanno anche provato ad inseguire il furgone che lo ha prelevato per portarlo via».
La piccola Ginevra: «Voleva un po' di coccole, ha trovato disgrazia e dolore»
Stando a quanto ricostruito, Cucciolone è stato accalappiato dopo alcune segnalazioni provenienti da alcuni residenti di Castel Madama che si sarebbero lamentati per la sua presenza in paese. Poche, pochissime sottolineano sia le associazioni sia i tanti cittadini che conoscevano, amavano e accudivano il cane. E anche quelle poche sarebbero state immotivate, perché Cucciolone avrebbe effettivamente ringhiato ad alcuni ragazzini, ma soltanto perché il gruppetto gli avrebbe tirato contro dei petardi.
Lo ha scritto anche la piccola Ginevra in uno dei cartelli esposti durante la manifestazione: «Cercava solo aiuto, ma invece dell’aiuto ha avuto disgrazie e dolore. Forse avrebbe voluto avere anche un po’ di coccole, ma ha avuto uova, farina e miccette». Nei pressi del parco è stato realizzato anche un piccolo altarino in ricordo di Cucciolone, in attesa di avere spiegazioni ufficiali da parte dell’Asl sul perché sia stato accalappiato in modo tanto brutale e dal canile sulle modalità del decesso.
Il sindaco: «Modalità di cattura cruente e inadeguate»
Ciò che si sa a oggi è solo che Cucciolone, una volta sedato, è stato braccato, afferrato e trasferito in un box del canile dove il giorno successivo è stato trovato morto. Il 12 febbraio, il giorno successivo alla cattura, il Comune di Castel Madama era intervenuto sulla vicenda spiegando che «il sindaco Michele Nonni si rattrista ed esprime rammarico per quanto accaduto al cane chiamato dalla comunità Cucciolone. L’amministrazione comunale si era già attivata insieme all’Enpa per trovare quella che potesse essere la migliore soluzione di vita per il cane. Tra le ipotesi quella della valutazione di renderlo cane di quartiere o trovare per lui una sistemazione stabile. Negli ultimi giorni, in seguito a ulteriori segnalazioni di pericolosità del cane, la Polizia Locale ha contattato la Asl per predisporre la cattura dello stesso. Secondo le numerose testimonianze sembrerebbe che le modalità di cattura siano state cruente e inadeguate rispetto al luogo e all’orario in cui è avvenuta».
«Il sindaco, non appena saputo dell’accaduto si è recato personalmente al canile dove era stato portato, trovando la struttura già chiusa – continua la nota del Comune – Recatovisi di nuovo, è stato informato sul decesso dal responsabile della struttura. L’amministrazione ha presentato richiesta di esame autoptico all’area dipartimentale veterinaria della Asl RM5 per accertare le effettive cause della morte, sui cui esiti daremo pronta informazione. È stato altresì chiesto un incontro con il responsabile della stessa struttura, al fine di conoscere e chiarire se l’intervento di cattura del cane è stato eseguito secondo le modalità previste dalla normativa di riferimento. L’accaduto ha scosso la cittadinanza e gli amministratori. Esprimiamo vicinanza a tutte le persone che si sono sentite colpite dalla vicenda».