Fermati ad un posto di blocco, nascondevano in auto 41 cuccioli di cane vittime della tratta dei paesi dell'est Europa. Sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Savona a scoprire il trasporto illecito partito dalla Slovacchia e diretto in Spagna. Nel bagaglio dell'auto, con a bordo padre e figlio, c'erano alcune gabbie con dentro stipati i cuccioli di svariate razze: Bassotti tedeschi, Barboncini, Carlini, Golden Retriever, Chow chow, Maltesi, Labrador, Cavalier king spaniel, Yorkshire, Shiba.
Tutti in evidente condizione di sofferenza causata dalla mancanza di aria, oltre che di cibo e acqua. I cani non avevano l'età minima per spostarsi e, inoltre, non avevano il microchip individuale e il passaporto, così come invece prescrivono le leggi comunitarie in caso di trasporto autorizzato.
Dopo una visita da parte dei veterinari della Asl savonese i cuccioli sequestrati sono stati affidati ad un ente specializzato per i successivi controlli sanitari e per la verifica della documentazione comprovante la provenienza. Il comandante della Sottosezione di Carcare ha coordinato le attività di recupero e gestione dei cuccioli, svolgendo una meticolosa verifica della documentazione che accompagnava i cuccioli e riscontrando alcune incongruenze che sono tuttora al vaglio dell'Autorità Giudiziaria.
Sia il conducente sia il passeggero dell'auto utilizzata per il trasporto, sono stati sanzionati per altri illeciti di natura amministrativa riguardante le modalità di trasporto di animali. Quello nella tratta dei cuccioli è un viaggio all’interno di un sistema criminale pensato per massimizzare i profitti a scapito del più basilare benessere animale. Un giro d'affari milionario, secondo solo ai business di droga e armi, che ogni anno movimenta in tutta Europa oltre 46 mila cani. Il traffico di cuccioli, provenienti dai paesi dell'Est e importati in Italia, è parte di un commercio illecito, straordinariamente redditizio, che fa capo ad associazioni criminali transnazionali.
Spesso i cani sono sottoposti a lunghi viaggi dentro bagagliai stretti in cui le deiezioni degli animali non vengono mai pulite, ed è probabile che in una fase della vita i cuccioli possano sviluppare infezioni e malattie batteriche che emergeranno solo dopo essere adottati e magari morire poco dopo.