A Palermo si è svolta di notte tra le vie della zona Albergheria l’ennesima corsa clandestina di cavalli. La gara, a folle velocità, è terminata con un incidente tra un’auto e due calessi a cui erano legati due pony.
Come accade sempre in quasi tutte le corse clandestine, i fantini erano inseguiti da un gruppo di scooter e auto, il cui compito solitamente è quello di “istigare” gli animali a suon di clacson per farli giungere all’arrivo per primi e guadagnarsi la vittoria.
Parte della terribile scena, compreso l’incidente finale, è stato ripreso da un video pubblicato sul web che, nonostante sia stato subito dopo eliminato, continua a circolare sui social ed è arrivato nelle mani delle Forze dell’Ordine che stanno ora indagando sull’accaduto.
Le immagini, che Kodami ha scelto di non pubblicare perché nulla aggiungono rispetto a quanto riportato e ledono soltanto la dignità degli animali, riprendono parte della corsa finale e soprattutto il terribile schianto del primo pony su un’auto che lo precedeva, seguito dal secondo fantino che non avendo fatto in tempo a frenare ha trascinato nell'incidente anche il secondo animale utilizzato in questa folle gara.
La LAV di Palermo è intervenuta sull’accaduto con un comunicato stampa in cui chiede espressamente alle istituzioni l’apertura di un tavolo di confronto per improrogabili misure di repressione e prevenzione delle corse clandestine.
«Basta sfruttamento e morte di cavalli e pony utilizzati in corse clandestine: è una pratica violenta che si macchia ogni volta del sangue di animali innocenti – ha dichiarato Ciro Troiano, criminologo responsabile dell’Osservatorio Zoomagia LAV – E’ necessaria una reazione ferma e decisa da parte delle autorità, per questo chiediamo al prefetto di indire una apposita riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per stabilire improrogabili misure finalizzate alla prevenzione e repressione delle corse clandestine».
Così come anche comunicato dalla Lav, non si hanno ancora notizie sui poveri pony coinvolti nell'incidente. L'unica certezza è che sia i Carabinieri che la Polizia sono in possesso del materiale video fotografico ritraente non solo le modalità con cui si è svolta la corsa clandestina e soprattutto il terribile incidente ma anche i volti di alcuni partecipanti.
Neanche una settimana fa, sempre a Palermo, ma nelle zone di Viale Regione, si era verificato un episodio simile di violenza e sfruttamento degli animali in una corsa clandestina: gli agenti erano riusciti a rintracciare uno dei cosiddetti “driver” alla guida dei calessi e a sequestrare un cavallo. Nel tentativo di bloccare la gara, la vettura degli agenti era stata letteralmente presa a sassate dagli scommettitori che sui loro scooter accompagnavano i calessi.
Se negli anni precedenti all’uso della tecnologia molti di questi illeciti compiuti a discapito del benessere e della tutela animale rimanevano ignoti, con l’avvento di Internet sono sempre di più gli stessi driver o partecipanti a corse clandestine che pubblicano sui social network i video delle corse.