Il corpo con il caratteristico piumaggio rosa a bordo strada, i segni evidenti di un trauma da impatto. Un fenicottero rosa è stato investito da un’auto a Taranto. A ritrovarlo i referenti locali del WWF, che da anni si prendono cura della palude La Vela.
«Questo è un povero fenicottero rosa – racconta in un video Gianni De Vincentiis, Presidente del WWF Taranto, mostrando il corpo senza vita dell’animale nel luogo dove è avvenuto l’episodio – qui le macchine viaggiano mediamente a 100/120 km/h. Questo poverino è stato sicuramente investito. Noi ci spendiamo a certi livelli perché non vengano ammazzati, perché possano sempre rimanere qui. Questo, però, è il risultato di tanto lavoro che facciamo. Tutto ciò ci demoralizza. Ho già richiesto che vengano messi dei rallentatori o dei sistemi di rilevamento della velocità in prossimità della palude».
Di qui a qualche ora il corpo dell’animale è stato ulteriormente esaminato presso il CRAS di Manduria, confermando le impressioni già chiare sul luogo dell’incidente. L’animale riportava la frattura completa del’arto sinistro e una lacerazione dell’addome. Lesioni non compatibili con un episodio da predazione, ma sicuramente riferibile all’impatto avvenuto sulla strada. Accertato il decesso per traumi successivi all’investimento, probabilmente causato da un camion o da un altro veicolo alto, i volontari hanno deciso di provare a dare un senso a quanto accaduto: «La sua morte non sarà vana – hanno spiegato i volontari – quanto accaduto ci sprona ad essere più incisivi e più pressanti. Il piumaggio dell’animale sarà utilizzato per impianti su altri soggetti feriti, per esempio da fucilate. Noi facciamo il possibile».
Proprio lo scorso settembre avevamo parlato di come il Mar Piccolo rappresenti un luogo magico per la biodiversità, capace in questo posto di svilupparsi e di sopravvivere alla minacce per la sua conservazione. Un esemplare giovane in difficoltà che aveva perso contatto con lo stormo era anche stato recuperato sulla litoranea di Capo San Vito. Per una vita salvata, però, ce n’è stata un’altra che invece è volata via.
In quella zona è facile trovare dei fenicotteri: «Sono uccelli migratori – spiega a Kodami Gianni De Vincentiis – però nella palude La vela ce ne sono ancora. In questo periodo sarebbero già dovuti andar via, ma in realtà in questo periodo c’è ancora uno stormo di circa 120-130 esemplari».
L’appello è stato rivolto adesso alle istituzioni: «Il problema è che su quel tratto di strada, proprio davanti alla palude La Vela, le auto sfrecciano a velocità incredibili – aggiunge il referente del WWF – è davvero un punto molto pericoloso. Già tempo fa ho fatto una segnalazione alla Provincia di Taranto per alcune criticità del manto stradale e l’intervento è stato tempestivo. Contestualmente, però, avevo chiesto anche la possibilità di mettere dei limitatori di velocità o degli autovelox. Quella strada dovrebbe essere già interdetta agli automezzi pesanti, invece lì ci passa di tutto. Mancano un po' i controlli e, proprio per il fatto che attraversa il parco del Mar Piccolo, andrebbe tutelata, per esempio classificandola come strada panoramica».
Resta il dispiacere per la morte di un animale, in un’area dove con tanto impegno si prova a preservare la presenza di certe specie. Del resto abbiamo parlato spesso di come le strade taglino in due come lame gli habitat naturali, soprattutto in campagna e in montagna. A quanto pare, però, questo avviene anche nel mare. Dove, a questo giro, ne ha fatte le spese un povero fenicottero rosa.