La Provincia Autonoma di Trento ha fatto sapere di aver ritrovato il corpo di una femmina di lupo senza vita, probabilmente vittima di un investimento stradale. L'animale è stato trovato tra la Val di Fiemme e la Val di Fassa.
«La carcassa di una femmina di lupo è stata rinvenuta dal personale forestale lungo la strada statale 346 al chilometro 9,8 circa, che da Moena porta al passo San Pellegrino. Secondo una prima ispezione, l’esemplare sarebbe morto da qualche giorno: i traumi riportati sono compatibili con un investimento stradale. L’animale verrà consegnato all'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per le analisi più dettagliate», questo il comunicato della PAT.
Non è purtroppo la prima volta che in zona vengono ritrovati lupi vittime di incidenti stradali. Negli ultimi mesi, infatti, l'insolito numero di animali trovati senza vita aveva fatto preoccupare molto le associazioni locali che si occupano di tutela animale. Se da un lato le dinamiche dei ritrovamenti suggeriscono spesso sfortunati incidenti, dall'altro la stessa presidente dell'ENPA Trentino, Ivana Sandri, aveva chiesto maggiori controlli.
A Marzo aveva infatti dichiarato a Kodami: «Siamo arrivati a oltre 15 incidenti simili nell'arco di tutto il 2022 e inizio 2023. Bisogna poi tener conto che molti non vengono neanche segnalati perché quelli che vediamo noi sono solo quelli che è possibile rinvenire a bordo strada. Inoltre, è necessario essere consapevoli che i lupi feriti che riescono ancora a camminare, dopo un incidente come questo, tentano di tornare al sicuro nei boschi, per cui mi chiedo: quanti di questi animali sono morti nel bosco dopo essere stati investiti e non sono stati trovati?».
A tutto ciò, vanno aggiunti anche gli esemplari uccisi o feriti dai bracconieri, come il lupo trovato con una zampa tranciata in Val di Rabbi alla fine del 2022. Oppure quello che nel 2021, invece, venne persino ritrovato nel torrente Avisio con la testa e le zampe mozzate. Gli impatti stradali, del resto, rappresentano una delle principali cause di morte per i lupi in Italia. Nessuno, inoltre, ha denunciato il fatto o si è fermato a prestare soccorso, per cui quello del fenomeno degli impatti stradali potrebbe persino essere sottostimato.
In attesa di ricevere gli esiti degli esami dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, occorrerebbe quindi riflettere su come provare a ridurre questa minaccia. Esistono infatti diversi tipi di interventi che posso mitigare l'impatto degli investimenti stradali sulla fauna, dalla semplice segnaletica fino all'utilizzo di dissuasori e corridoi ecologici che aiutano gli animali ad attraversare le strade in tutta sicurezza nei punti cruciali.