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9 Gennaio 2024
9:45

Femmina di capriolo rimane intrappolata in una palazzina in provincia di Genova

A Bogliasco, in provincia di Genova, una femmina di capriolo è rimasta bloccata nell’intercapedine di un palazzo. Dopo essere stata recuperata da Polizia Locale e guardie zoofile, è stata affidata alle cure del Cras di Campomorone: «Sta bene e non ha fratture, presto tornerà in libertà».

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Una femmina di capriolo, per cause non accertate, è rimasta bloccata nell’intercapedine di un palazzo di via Marconi a Bogliasco, in provincia di Genova.

I residenti, una volta individuato l’animale, hanno subito chiesto l’intervento della Polizia Locale che ha poi chiamato in causa le guardie zoofile regionali. Una volta uscito dall’intercapedine, il capriolo si è rifugiato sotto un’auto posteggiata. Nel suo spostamento, inoltre, ha mostrato evidenti difficoltà di deambulazione per via delle conseguenze riportate nella caduta. L’esemplare è stato poi affidato alle cure del Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) di Campomorone, sempre in provincia di Genova. «La giovane femmina sta bene e non ha fratture, presto tornerà in libertà» commentano da Enpa rassicurando in merito alle sorti dell’esemplare.

La caduta del capriolo tra le palazzine di Bogliasco è solo l’ennesima dimostrazione di come in Liguria la fauna selvatica si stia spingendo sempre di più verso le zone abitate. Ne sono testimonianza gli ormai innumerevoli avvistamenti di cinghiali (anche nel centro di Genova), oltre ai casi che hanno visto come sfortunati protagonisti diversi lupi tra le province di Genova e Savona. Da un lato l’espansione antropica quasi incontrollata, dall’altro uno spazio naturale che si sta sempre più riducendo con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Da parte di Enpa, Cras e di tutti coloro che si occupano di soccorso e recupero animali vengono costantemente rinnovati gli appelli alla massima attenzione, soprattutto sulle strade dell’entroterra, per evitare incidenti che potrebbero poi avere conseguenze fatali per esemplari già spaventati per essere al di fuori del loro habitat. Serve, inoltre, un controllo costante anche tra le abitazioni che si trovano vicine a zone boschive. Specie nelle ore notturne, infatti, capita che qualche animale selvatico si allontani dal bosco andando alla ricerca di cibo con il rischio di cadere o rimanere ferito in un ambiente a lui sconosciuto. L’appello è rivolto anche ai cittadini affinché non alimentino gli animali selvatici o non lascino cibo in strada per evitare che, con il passare del tempo, la fauna perda la propria naturale diffidenza verso l’uomo e verso le zone particolarmente abitate.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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