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Un capriolo è rimasto incastrato in un filo spinato collocato a margine di un terreno. A rendere ancora più preoccupante quanto accaduto è il fatto che l'esemplare, una femmina, fosse incinta. Le ferite riportate, dovute ai vani tentativi dell'animale di divincolarsi dal groviglio di ferro e punte taglienti, avrebbero potuto causare danni anche ai suoi piccoli.
L'incidente è avvenuto a Sodano, un paese che si trova in provincia di Imperia, più precisamente alle spalle di Ventimiglia, tristemente noto per la tragedia di Patrizia La Marca morta in seguito ai morsi del cane del fratellastro che stava accudendo in sua assenza. In quella zona vi sono numerosi caprioli che spesso, per procacciarsi il cibo, si avvicinano al centro abitato. Come è accaduto alla femmina gravida che è stata salvata dai volontari delle Ambulanze Veterinarie di emergenza Val Nervia.
Come detto, l'ungulata si è avvicinata ad una recinzione e nel tentativo di oltrepassarla è rimasta impigliata con una zampa al filo spinato, ferendosi in modo serio. A quel punto i volontari, prontamente avvertiti dal proprietario del terreno in cui si era imbattuto l'animale, hanno provveduto a liberare il capriolo e, dopo averlo medicato, lo hanno messo al sicuro nell'attesa del recupero da parte dei responsabili del centro dedicato alla fauna selvatica.
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Sono molti i pericoli che corrono i caprioli nelle campagne abitate dagli uomini: dalle reti per la raccolta delle olive alle recinzioni, dal passaggio di mezzi agricoli che possono uccidere i cuccioli nascosti nell'erba al prelievo proprio dei piccoli che vengono toccati da ignari escursionisti e dopo non riconosciuti più dalla madre. Vicino alla costa, spaventati o spinti da altri animali o dalle attività umane, possono anche finire in mare dove rischiano la vita non tanto perché non sanno nuotare ma per affaticamento. Il soccorso veterinario di emergenza Val Nervia è già stata attivata per decine di recuperi in questo periodo, ma da alcuni giorni è impegnato in Emilia Romagna per l'emergenza alluvionale che ha colpito la regione. Per questo motivo i volontari fanno sapere che non potranno garantire la reperibilità sul territorio imperiese fino a fine necessità.
