Farmaci veterinari venduti agli allevatori sottobanco, in nero e senza ricetta, per aumentare la produzione di latte delle mucche. E' successo a Modica, in Sicilia, dove i Carabinieri hanno sequestrato una farmacia e denunciato il titolare e il suo magazziniere con l’accusa di esercizio abusivo della professione medica.
L’indagine è partita nel 2020, quando i carabinieri hanno iniziato a raccogliere informazioni su un sospetto business di farmaci venduti senza le dovute prescrizioni ad alcuni allevatori di bovini della zona del ragusano. Obiettivo, come detto, somministrarli alle mucche per incrementare in modo artificiale la loro produzione di latte.
Nel corso degli accertamenti, in diverse occasioni, i militari hanno seguito il farmacista e il magazziniere nei loro spostamenti osservandoli mentre consegnavano a domicilio i farmaci e riscuotevano poi il compenso. Oltre al farmacista anche il magazziniere consigliava agli allevatori i farmaci da somministrare agli animali e i rispettivi dosaggi, che arrivavano ad incrementare fino al 100 % la produzione di latte in totale spregio della salute delle mucche.
In totale sono stati sequestrati farmaci per un valore complessivo di 16mila euro, tutti quanti vendibili soltanto previa consegna della prescrizione medica. Ed è qui che entra in gioco anche un veterinario della zona, che su insistenze del farmacista firmata a posteriori le false ricette per cercare di coprire il giro d’affari illecito.
Non è chiaro quali farmaci siano stati somministrati alle mucche, ma quello del ricorso a sostanze “dopanti” per indurle a produrre più latte è un problema di cui si discute da tempo, con associazioni e organizzazioni per la tutela degli animali in prima linea per chiedere che vengano adottate misure in grado di garantire il benessere degli animali da allevamento e di tutelarli.
Nel 2021 l'associazione Compassion in World Farming insieme con Legambiente hanno proposto di realizzare e utilizzare un'etichetta con bollini a più colori (che vanno dal nero degli allevamenti intensivi al verde del biologico) per aiutare i consumatori a scegliere prodotti di origine animale più sostenibili, e guidare così sia loro sia gli allevatori verso metodi di allevamento più etici.