Famiglia di capodogli avvistata al largo di Sanremo: le eccezionali immagini dell’incontro

Al largo di Sanremo, i ricercatori hanno catturato le immagini di una famiglia di Capodogli. Tra loro anche un cucciolo e una femmina con la coda spezzata, traccia evidente di una collisione.

8 Giugno 2023
17:36
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Le immagini di un capodoglio al santuario Pelagos

A poche ore dall'inizio della Giornata Mondiale degli Oceani, il Santuario Pelagos, in Liguria, ha donato ai biologi dell’istituto Tethys uno spettacolo unico, emozionante e dal grande interesse scientifico. Al largo di Sanremo i ricercatori hanno avvistato una famiglia di Capodogli, una vera rarità all’inizio della stagione estiva. Così come è apparso subito eccezionale l’atteggiamento di un giovane maschio che si è affiancato alla barca di Tethys osservandola da vicino.

Nel nucleo familiare anche una femmina con la coda spezzata, traccia evidente della collisione con un’imbarcazione o di una cattura accidentale.

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La coda spezzata della femmina avvistata al largo di Sanremo

Un segnale allarmante che non può passare inosservato, una delle problematiche più preoccupanti anche nel Santuario Pelagos, una grande area marina protetta sovranazionale che comprende mar Ligure, Tirreno e di Corsica, dedicata alla tutela dei mammiferi marini.

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La famiglia protagonista dello straordinario avvistamento al Santuario Pelagos

Secondo i ricercatori di Tethys tra il 15% e il 18% dei capodogli incontrati presentano segni riconducibili a una collisione, una delle principali cause di morte per cetacei e tartarughe, insieme con l'ingestione di plastiche e l'abbandono di attrezzatura da pesca in mare o sulle spiagge. Gli animali possono infatti restare impigliati in reti e lenze, non riuscendo più a nuotare e ad alimentarsi correttamente, nei casi più drammatici finendo per spiaggiarsi.

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«Non sappiamo dove e quando sia avvenuto l’incidente – dichiara Sabina Airoldi, direttore del progetto Cetacean Sanctuary Research (CSR)  – ma sta di fatto che anche questo gruppo si trovava sulla rotta dei cargo che nel Santuario coincide proprio con l’habitat dei Capodogli. Tethys è in prima linea nella mitigazione del problema collisioni insieme alla Guardia Costiera con la quale ha recentemente sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa».

«I dati sono sicuramente sottostimati, non sappiamo quanti ne muoiano senza essere notati – aggiunge Maddalena Jahoda, ricercatrice e responsabile della divulgazione scientifica di Tethys – la comparsa di gruppi famigliari per quanto interessante, è però anche motivo di preoccupazione. A differenza degli adulti, i piccoli non compiono ancora lunghe immersioni, ma se ne stanno in superficie, ancora più esposti al rischio di essere investiti».

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I Physeter macrocephalus, meglio conosciuti come capodogli, sono tra i mammiferi marini regolarmente studiati dal progetto di ricerca "Cetacean Sanctuary Research" aperto anche alla partecipazione del pubblico. All’interno del Santuario è consueto incontrare maschi adulti e subadulti mentre le femmine con i piccoli sono solitamente più rare e localizzate a Sud. Basti pensare che dal 2017 a oggi l’istituto Tethys ha registrato solamente quattro incontri con nuclei familiari e sempre verso la fine della stagione estiva. La loro comparsa in zona Ponente a giugno potrebbe essere indice di un cambiamento nella distribuzione della loro popolazione.

«Abbiamo avvistato il gruppo poco dopo aver lasciato la nostra base a Sanremo – raccontano i ricercatori Mario Gabualdi e Viola Panigada, a bordo dell’imbarcazione al momento dell’emozionante incontro – erano 8-9 esemplari, tra cui due piccoli con relative mamme e due giovani. Anche se dispersi nel raggio di circa quattro miglia si trattava sicuramente di individui in contatto tra loro, chiaramente udibili anche all’idrofono, il microfono subacqueo capace di captare le vocalizzazioni dei cetacei».

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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