Sicilia e Calabria sono flagellate in queste ore dal maltempo e non pochi animali stanno affrontando condizioni d'emergenza. Ha cercato il riparo al momento giusto anche un falco pellegrino che ha tentato di salvarsi entrando nel cortile della caserma dei carabinieri di San Cataldo, in Provincia di Caltanissetta. L’animale si era smarrito proprio a causa del maltempo e una piccola ferita ne impediva il volo.
I militari hanno prestato subito soccorso all’animale mentre chiamavano le guardie venatorie e il personale del Wwf di Caltanissetta. Ora il rapace si trova nelle loro mani per le cure veterinarie che permetteranno di rimetterlo in sesto e di farlo tornare a volare.
Il falco pellegrino (Falco peregrinus) fa parte delle specie protette dalla legge 157/1992 e dalle direttive comunitarie sulla tutela dell’avifauna. Un esemplare simile è stato soccorso nei giorni scorsi anche a Maiori, in Provincia di Salerno. Un passante si era reso conto che l’animale non riusciva a spiccare il volo e ha allertato i volontari dell’Enpa Costa d’Amalfi che lo hanno recuperato e portato a Napoli nel Centro di recupero rapaci.
Storia a lieto fine, inoltre, anche per un esemplare femmina di falco pellegrino siberiano, sottospecie calidus, che sempre nei giorni scorsi a Magione (Perugia) è stata centrata dai proiettili di un cacciatore. Secondo quanto racconta Wildumbria, era stata presa all’ala. Questo colpo le aveva portato alla frattura dell’ulna, pregiudicando così il suo stato di salute. L’animale (di passaggio da quelle parti perché si tratta di un'area di migrazione tra l’Africa e la Siberia), è stato portato in un ambulatorio specializzato di San Carlo di Spresiano (in Provincia di Treviso) per un intervento chirurgico. Poi, grazie al recupero post-operatorio e una riabilitazione, potrà tornare a volare.
Peggio è andata invece a un falco pescatore che è stato trovato senza vita nel Comune di Palosco, in Provincia di Bergamo, nel Parco regionale fluviale Oglio Nord. Il suo corpo è stato trovato pieno di pallini da caccia.