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5 Febbraio 2022
15:00

Eterocromia nel cane: che cos’è e perché alcuni hanno occhi di diverso colore

Alcuni cani, specialmente di razza Siberian Husky, Dalmata, Pastore australiano, possono avere occhi di colore diverso. Questa condizione, chiamata eterocromia, può essere ereditaria o acquisita.

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Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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L'eterocromia nei cani è una condizione caratterizzata dalla presenza di una colorazione diversa tra i due occhi. È generalmente ereditaria, per cui si manifesta già alla nascita, e si verifica più frequentemente nei cani con mantello di colore merle e nelle razze Siberian Husky, Dalmata, Pastore australiano. Gli animali con eterocromia vedono normalmente e non hanno problemi di udito. Talvolta, la diversa colorazione degli occhi può essere la spia di una lesione oculare da indagare con una visita medico veterinaria.

Che cos’è l'eterocromia?

L'eterocromia è un termine scientifico usato per descrivere la differenza di colorazione tra i due occhi dello stesso individuo. Gli occhi dei cani, come quelli dell’uomo e di altri animali, hanno un colore che deriva dalla pigmentazione dell’iride. Questa è una sottile membrana che ha la funzione di diaframma, ovvero aumenta o diminuisce l’apertura della pupilla, regolando la quantità di luce che colpisce la retina. Il colore dell’iride dipende dalla presenza di un pigmento chiamato melanina.

L’eterocromia degli occhi si verifica anche in altre specie (gatti, cavalli etc…) ed occasionalmente anche nell’uomo. È causata dalla mancanza del pigmento melanina in tutto o in parte di un occhio. Nei cani con eterocromia, la mancanza di melanina fa apparire uno dei loro occhi blu o bianco-bluastro.

Cause e tipi di eterocromia nel cane

L'eterocromia nei cani è spesso ereditaria, ovvero si manifesta alla nascita nei cuccioli, ma può anche essere acquisita a seguito di lesioni o patologie oculari. Se l’eterocromia non è ereditaria, ovvero se il petmate nota che l’animale cambia con il tempo il colore di uno dei due occhi, allora bisogna rivolgersi al medico veterinario curante.

Esistono diversi tipi di eterocromia dell’iride:

  • eterocromia completa, quando un occhio è di un colore completamente diverso dall'altro;
  • eterocromia settoriale, quando l'iride è solo parzialmente di un altro colore (generalmente blu);
  • eterocromia centrale, quando la colorazione diversa si irradia dalla pupilla mescolandosi con un altro colore.

Le razze più frequentemente colpite da eterocromia oculare sono: Siberian Husky, Border collie, Pastore australiano, Australian Cattle dog, Bassotto, Chihuahua, Dalmata, Alano. L'eterocromia iridis si verifica più frequentemente negli Husky, dalmata e nei pastori australiani. Le altre razze sono più inclini agli altri due tipi di eterocromia. Il colore del mantello di un cane si può associare ad eterocromia nei cani. Generalmente, la diversa colorazione degli occhi è più comune nei cani con mantello di colore merle. È importante sottolineare che i cani con  occhi di colore diverso non hanno problemi di vista o  problemi di udito, sebbene i cani di razza dalmata possono soffrire di sordità.

L'eterocromia acquisita può essere dovuta a condizioni patologiche, quali la cataratta (opacizzazione del cristallino), glaucoma (aumento della pressione endoculare) o infiammazione, che possono determinare una variazione della colorazione dell’occhio colpito, per cui è importante, se si notano questi cambiamenti, far visitare l’animale da un oculista veterinario.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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