Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature, il dipnoi sudamericano Lepidosiren paradoxa possiede il più grande genoma animale conosciuto, contando fino a 91 miliardi di paia di basi: 30 volte più grande del genoma umano.
Il pesce polmonato sudamericano ha anche più del doppio delle dimensioni del più grande genoma animale precedentemente conosciuto, il pesce polmonato australiano.
I pesci polmonati sono considerati "fossili viventi" e si ritiene che siano i parenti più stretti delle prime specie a quattro zampe, antenati di tutti i vertebrati, che probabilmente svilupparono arti e strisciarono sulla terraferma circa 370 milioni di anni fa.
I dipnoi vivono in acque dolci e paludose, hanno un corpo allungato, e soprattutto sono dotati di polmoni primitivi che gli permettono di respirare anche fuori dall'acqua. Da un organismo simile a questi pesci, circa 365 milioni di anni, è anche iniziata la conquista della terraferma da parte dei primi tetrapodi, ovvero tutti i vertebrati terrestri che oggi conosciamo come anfibi, rettili, uccelli e mammiferi.
«18 dei 19 cromosomi di questo pesce sudamericano sono ciascuno più grande dell'intero genoma umano con i suoi quasi 3 miliardi di basi», ha dichiarato Axel Meyer, uno degli autori dello studio.
Questa espansione del genoma nella specie è guidata dalla proliferazione di elementi trasponibili o "geni saltanti", che costituiscono oltre il 90% del genoma, suggerendo un indebolimento dei meccanismi che ne sopprimono la ripetizione.
Lo studio su Lepidosiren paradoxa offre preziose informazioni sui meccanismi, sulla complessità e l'importanza dei cambiamenti delle dimensioni del genoma e sull'origine della vita e l'evoluzione dei vertebrati, inclusa la transizione dagli animali acquatici a quelli terrestri.
Il pesce polmonato sudamericano vive in Brasile, Argentina, Perù, Colombia, Venezuela, Guyana francese e Paraguay ed è il parente vivente più prossimo ai primi vertebrati terrestri. Assomiglia molto ai suoi antenati primordiali risalenti a più di 400 milioni di anni fa.