Un’escursionista è stata morsa da una vipera nei pressi di Malga Val di Roda, a San Martino di Castrozza, in Trentino. A soccorrere la donna è stato il Soccorso Alpino Trentino, che dopo averla stabilizzata l’ha accompagnata d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento.
La richiesta di soccorso da parte dell’escursionista è arrivata nella tarda mattinata di lunedì con una chiamata al 112. La donna era a 1.580 metri di quota e si stava riposando all’esterno della malga quando ha sentito un forte dolore alla mano e ha capito di essere stata morsa da un serpente, identificato in una vipera. Una situazione che in primavera e in estate può verificarsi con più frequenza, perché con il caldo le vipere sono più attive ed è più facile trovarle ferme al sole per termoregolare la temperatura corporea nel loro caratteristico comportamento di "basking".
Proprio per questo, è molto importante conoscere il comportamento e le abitudini di questi rettili e soprattutto sapere cosa fare e cosa no in caso d'incontro. Argomento a cui abbiamo dedicato di recente proprio un episodio del nostro format Incontri selvaggi.
L'aumento della loro attività porta, di conseguenza, a un aumento di possibilità di incontrare esseri umani, soprattutto sui sentieri di montagna. E se irritate – volontariamente o involontariamente – questi rettili possono scegliere di fuggire e rintanarsi in attesa che il percolo passi o, in casi più rari, possono reagire attaccando e, ancor più raramente, mordendo e inoculando il loro veleno. Un comportamento offensivo molto raro, come detto, perché per questi animali il veleno è una risorsa essenziale, unica sostanza che permette loro di cacciare e procurarsi il cibo, e sprecarlo non per nutrirsi, ma per difendersi, è per loro controproducente.
Nel caso dell’escursionista, è probabile che la donna si sia seduta al sole per riposarsi e abbia inavvertitamente appoggiato la mano vicino alla vipera, che ha reagito mordendo. La donna ha comunque reagito nel modo migliore: ha contattato il 112 e riferito l’accaduto, velocizzando la macchina dei soccorsi. La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il coordinatore dell’area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre alcuni soccorritori della stazione di San Martino di Castrozza si mettevano a disposizione in piazzola, pronti a coadiuvare le operazioni in caso di necessità.
Il tecnico di elisoccorso e l’equipe medica, sbarcati nei pressi della malga, hanno individuato la donna, le hanno prestato le prime cure e poi l’hanno trasferita con l’elicottero all’ospedale di Trento, dove è stata subito trattata con un antiveleno e con antibiotici per prevenire infezioni.