Vai alle Hawaii e adotta un cane abbandonato. Questo è l'obiettivo del progetto Field Trip per i turisti proposto dal rifugio Kauai Humane Society. Andare in vacanza e staccare dai ritmi frenetici della quotidianità e dalla routine è un cura per il corpo e per la mente. Ma se a godersi una giornata di sole e di mare o di pieno relax c’è anche un cane abbandonato che non vede null’altro che la sua gabbia, ancora meglio.
Il rifugio nasce nel 1952 ed è l'unico presente in tutta l'isola: i suoi principi fondanti sono rispetto e responsabilità verso gli animali per questo che negli anni di attività ha promosso iniziative in cui si coltivassero relazioni sane tra animali ed esseri umani. L'iniziativa nasce sia per concedere al cane una pausa dalla vita monotona del canile, sia allo scopo di favorire la conoscenza in vista di una adozione definitiva. Un modo per conoscere meglio il cane, imparando molto sul suo comportamento, e agevolare anche possibili adozioni.
Essendo cani provenienti da un rifugio bisogna comunque avere un particolare attenzione: ad esempio i cani devono essere trasportati soltanto in un veicolo chiuso e essere legati ai sedili e quando passeggiano devono necessariamente essere tenuti al guinzaglio. Inoltre, ogni famiglia potrà portare con sé soltanto un cane alla volta, per poter accogliere due cani è necessaria che siano alloggiati insieme al rifugio o che siano presenti due veicoli per accoglierli.
Il progetto è dedicato alla memoria di un giovane volontario, Jian Mehta, un ragazzo californiano che da sempre si è occupato di animali, andando anche in missioni in Sud Africa per sensibilizzare la popolazione locale sulle condizioni precarie della fauna selvatica. Viveva con i suoi amici a quattro zampe: Kyana, il suo meticcio nonché uno dei suoi preferiti, così come Oreo il Chihuahua, Millie il Borzoi, Kai il gatto e Kona il pitbull. Purtroppo nel 2016 si ammala di leucemia mieloide acuta e per quasi tra anni entra ed esce dagli ospedali, una malattia tanto aggressiva che lo uccide.