Ercole è stato confinato per 11 anni dietro il cancello di un cortile lurido e degradato. È stato trovato in queste condizioni pessime a Milano, durante la pandemia da Covid-19, quando si è avvicinato alle inferriate per socializzare con due cagnoline a passeggio con la loro pet mate. Sin da subito la situazione è apparsa preoccupante per via della scarsa igiene. Il cortile era cosparso di escrementi e accanto al cancello c’era un secchio con dentro acqua e muffa. Più in fondo c’era una struttura fatiscente con dentro un vecchio materasso e una coperta logora, dove una pentola, probabilmente usata per i croccantini, attirava svariati piccioni. L’edificio, con le serrande costantemente sbarrate e nessun segno di attività recente, era disabitato e non c’era nessuno a cui si potessero chiedere informazioni sullo stato del cane, perciò giorno dopo giorno questa creatura rimaneva lì sola e abbandonata, in quel cortile gelido d’inverno, torrido d’estate e costantemente esposto alle intemperie, ed è per questo che si è reso necessario l’intervento di un’associazione animalista che lo ha salvato.
Ercole, che è stato rinominato così per la sua stazza e i suoi muscoli, è un cane molto mansueto e socievole nonostante abbia passato quasi tutta la sua vita in completa solitudine. Dietro i suoi circa 45 kg e la sua età avanzata si nasconde la vitalità di un cucciolo. È stato abbandonato dal proprietario di quel luogo, un club privato, quando ha cambiato gestione e da allora per anni Ercole ha aspettato invano che lui tornasse a prenderlo per restituirgli l’accoglienza che gli aveva fatto conoscere quando era cucciolo e che poi immediatamente gli aveva sottratto rinchiudendolo sin da piccolo nel cortile. Nonostante fossero già state fatte diverse segnalazioni non era stato possibile liberarlo, ma quando il club è stato sottoposto a sequestro legale nessuno ha reclamato questo cane e così lui ha trovato un tetto sicuro nel rifugio Vitadacani di Magnago, che se ne prende cura da 2 anni. Questo rifugio ospita in un parco di 40.000 mq più di 200 animali di specie diverse, ciascuno dei quali è stato salvato da una condizione di prigionia o sfruttamento, incluso il macello, e si occupa di far adottare i cani che salva attraverso un iter conoscitivo che faciliti la transizione. Qui Ercole è stato ricoverato immediatamente e così salvato da una torsione gastrica, tuttavia il cambiamento non è stato affatto facile per lui perché non si è mai adattato alla vita nel rifugio e adesso ha bisogno di qualcuno che gli doni tutto l’affetto che gli è stato negato così a lungo. Il rifugio, infatti, sta cercando qualcuno che con impegno e pazienza possa guadagnarsi la sua fiducia e che decida di dargli finalmente la casa e la famiglia che aspetta da tutta la vita.
Per chiedere informazioni su Ercole – numero di telefono: 3490581076 (Responsabile adozioni rifugi Vitadacani)