Oggi la Conferenza Stato-Regioni si esprimerà su due schemi di decreto del Ministero dell’Ambiente riguardante due specie aliene presenti in Italia, si tratta dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) e dell’ibis sacro (Threskiornis aethiopicus).
Entrambi questi animali sono presenti nell’elenco Regolamento europeo 2016/1141, dove sono inserite tutte le specie esotiche invasive comuni a tutti per gli stati dell'Unione. In ragione della rilevanza, l’Italia è obbligata a predisporre misure di gestione efficaci. Tra queste sono enumerate l'eradicazione, il controllo numerico o contenimento delle popolazioni.
Per evitare il massacro di scoiattoli grigi e ibis, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di essere ascoltata per offrire soluzioni alternative: «Chiediamo al Ministero che entrambe le specie siano “contenute” con metodi non cruenti», dichiara il responsabile per la Fauna selvatica dell’Oipa, Alessandro Piacenza.
«La normativa europea prevede che anzitutto si applichino sistemi cruelty-free – ha aggiunto Piacenza – Prima di decisioni di questo tipo le associazioni per la tutela degli animali, portatrici d’interessi al pari di altre categorie, purtroppo non vengono mai audite. Anche in questo caso chiediamo di essere ascoltati per avanzare proposte di contenimento che non contemplino l’abbattimento. Ricordiamo che la direttiva 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio prevede una consultazione pubblica in vista di decisioni relative all’ambiente».
Sia per lo scoiattolo grigio sia per l’ibis sacro sono stati redatti Piani di gestione nazionale. L’Oipa ne chiede la revisione nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione, in vigore da un anno, che sancisce la «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni» e che «la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».
«Dobbiamo rispettare anche le specie alloctone. Se una specie viene considerata “dannosa” dalla legislazione, non significa che se ne debba fare strage – ha aggiunto Piacenza – C’è sempre un modo per affrontare i problemi nel rispetto della vita. Ricordiamo che le specie cosiddette “aliene” sono state introdotte dall’uomo direttamente o indirettamente. Per esempio L’ibis sacro da tempo è stato importato per essere allevato e mantenuto in zoo e aree faunistiche, parchi pubblici e residenze private Come per altre specie esotiche, i nuclei che vivono liberi sul territorio derivano da fughe e rilasci. Per quanto riguarda lo scoiattolo grigio, la prima introduzione è avvenuta in Piemonte, a Candiolo, nel 1948 e altri esemplari sono stati rilasciati nel 1966 in un parco a Genova Nervi. Da lì l’espansione».