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27 Ottobre 2023
16:19

Eracle e Lilibeth, due bisonti dall’Italia alla Romania per ripopolare le foreste dei Carpazi meridionali

Eracle e Lilibeth sono i due bisonti europei nati nel Parco Natura Viva di Bussolengo, che hanno affrontato i 1.600 chilometri fino ai Carpazi meridionali per essere reintrodotti nell'ecosistema. Dopo un periodo di quarantena, si uniranno agli altri 65 già arrivati con l'obiettivo di ripopolare un'area dalla quale i bisonti europei sono scomparsi un centinaio di anni fa.

Giornalista
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Dall’Italia alla Romania, un lungo viaggio che non sembra averli stancati. Eracle e Lilibeth, duecentocinquanta chili lei e trecentocinquanta lui, sono i due bisonti europei nati nel Parco Natura Viva di Bussolengo, che hanno affrontato i 1.600 chilometri fino ai Carpazi meridionali, per essere reintrodotti in uno degli ultimi ecosistemi originari d'Europa.

La loro nuova casa, grazie all’ambizioso progetto della Foundation Conservation Carpathia, sarà la Foresta di Fagaras che tornerà così a popolare le sue secolari distese di abeti e faggi con un congruo gruppo di bisonti europei (Bison bonasus), scomparsi da quelle zone oltre un secolo fa. «Attualmente vengono gestiti 200 mila ettari di habitat naturale e per i bisonti si prevedono tre siti di rilascio – spiega Adrian Aldea, direttore dei progetti di reintroduzione di Foundation Conservation Carpathia. – Eracle e Lilibet sono solo due dei 65 esemplari già rilasciati e siamo vicini all'obiettivo dei 75 esemplari reintrodotti entro il 2024».

Le immagini diffuse dal Parco Natura Viva del loro arrivo nelle Foresta di Fagaras li mostrano ansiosi di uscire all’aperto, curiosi di un nuovo paesaggio già ricco di stimoli. Sarà il paesaggio che, per 21 giorni, li accoglierà per la quarantena prevista in un’area di ambientamento grande 3 ettari. Poi raggiungeranno gli altri otto bisonti reintrodotti nelle scorse settimane e tenteranno l’impresa di costituire un asse della biodiversità dalla Polonia al sud della Romania.

«Eracle e Lilibeth – spiega Camillo Sandri, direttore zoologico del Parco Natura Viva che, come affiliato WAZA (World Association Zoo and Aquarius) e EAZA (Europian Association Zoo Aquarius), promuove e monitora progetti di ricerca ex situ e in situ a favore delle specie nel loro ambiente naturale a beneficio anche degli ecosistemi e della biodiversità – sono tornati a popolare un habitat di fauna europea dal quale mancavano solo i bisonti. Orsi, lupi, linci, castori e aquile reali in foreste ricchissime di abeti e faggi, loro cibo prediletto. Con questi compagni di viaggio dovranno imparare a convivere e difendersi. Ma sono forti e in salute, possono farcela. In realtà gli altri otto bisonti nella zona di acclimatazione li hanno già sentiti e il gps ci dice che si stiano già avvicinando loro».

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Distribuiti originariamente mell’Europa occidentale, i bisonti europei sono i più grandi erbivori del continente. Eracle e Lilibeth, nei prossimi cinque, sei anni, sono infatti destinati a raddoppiare il loro peso e a trasformarsi in giganteschi mammiferi erbivori. «Si tratta di una specie che un tempo popolava le foreste di tutta Europa» aggiunge Sandri ricordando che il bisonte europeo, ancora classificato come "vulnerabile" nella IUCN Red List, «è a rischio principalmente a causa della degradazione dell'habitat e della frammentazione dovuta all'attività agricola, dalla deforestazione e dalla caccia e dal bracconaggio».

Per contrastare la sua scomparsa e per sostenere il ripopolamento di queste foreste da gennaio 2016 il Parco di Bussolengo partecipa al progetto di reintroduzione del bisonte europeo nei Carpazi Meridionali che ha ricevuto le sovvenzioni dell'Unione Europea nell'ambito del programma finanziario LIFE, diventando così "LIFE RE-Bison – Urgent actions for the recovery of European Bison populations in Romania”. Grazie a questo progetto i Carpazi Meridionali, che secondo il Guardian puntano a diventare il nuovo Yellostone europeo su modello dello straordinario parco americano, hanno già accolto 73 bisonti europei con l’obiettivo di incrementare il numero di bisonti allo stato libero, instaurando delle sub-popolazioni che possano costituire delle popolazioni più grandi e sostenibili. Titolare del progetto Life è la Foundation Conservation Carpathia, che proprio fra questi monti prevede di costituire la riserva naturale protetta più grande d'Europa.

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«I Monti Fagaras ospitano una delle più grandi aree contigue d'Europa di foreste ad alto valore naturale con popolazioni sane di specie selvatiche – spiega la Fondazione. – Bellissimi habitat forestali, un numero importante di grandi carnivori, una piccola popolazione di aquile reali, una popolazione precedentemente buona ma in rapido declino di gallo cedrone, e buone popolazioni di uccelli e insetti, che ospitano naturalmente le foreste montane dell'Europa centrale. Gli unici mammiferi scomparsi dalla zona sono i bisonti e i castori, entrambe specie chiave con un impatto positivo sulla biodiversità».

Il progetto, che mira anche a tenere lontani dalle distese secolari di faggi e abeti i “bracconieri di alberi” causa principale del disboscamento illegale che ha dissanguato la zona prima dell’intervento delle istituzioni per cercare di arginare il problema, è molto ambizioso.

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Si tratta di interventi di restauro ecologico, con il ripristino di 500 ettari di disboscamento, la conversione di 500 ettari di monocolture di abete rosso in un bosco di montagna e la rimozione di specie invasive con il ripristino di 250 ha di prati alpini con pino mugo, rododendro e ginepro.

Mentre altri interventi sono dedicati alla conservazione della fauna selvatica con la reintroduzione di bisonti e castori nei monti Făgăraș meridionali, di cui sono stati protagonisti Eracle e Lilibeth, con una gestione della fauna selvatica basata su misure di prevenzione che prevedono la fornitura di cani da guardia e recinzioni elettriche e una squadra di intervento rapido per la mitigazione diretta del conflitto uomo-fauna selvatica.

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Tutte le foto e il video sono del Parco Natura Viva di Bussolengo

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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