È stato adottato dalla persona che lo ha salvato dal crollo della sua casa dopo il terremoto in Turchia. È la storia del gatto Enkaz e di Ali Cakas, ciclista 33enne turco che in queste settimane sta prestando soccorso nelle zone colpite dal terremoto che nella notte del 6 febbraio ha sconvolto il sud-est del Paese.
Proprio durante un'operazione di soccorso a Nurdağı, un distretto della provincia di Gaziantep, Ali ha notato un gatto bianco tra le macerie di un condominio. Il terremoto si era verificato ben 129 ore prima, e le speranze di trovare qualcuno in vita erano molto scarse, tuttavia la squadra di soccorso non si è arresa e dopo poco hanno effettivamente trovato qualcosa. Era il gatto, stanco e ferito e il 33enne lo ha preso con sé e lo ha rifocillato.
Le loro strade sembravano destinate a separarsi, ma così non è stato. Ali ha raccontato sui social che dal momento in cui ha preso con sé il gatto, che a quel punto era stato ribattezzato Enkaz, questo non aveva più voluto separarsi da lui.
Ora sono inseparabili, e il soccorritore e il gatto si fanno immortalare spesso insieme sui social dove tante persone hanno iniziato a conoscerli e seguirli. Si tratta di una storia che nell'orrore del terremoto getta un po' di luce sulla solidarietà e l'amore che ancora può fiorire nel mezzo delle città distrutte. Enkaz in turco significa proprio "detriti", "macerie", a memoria delle circostanze tragiche e straordinarie che hanno permesso il loro incontro.
Non si sa nulla della vita passata del gatto, quello che è certo è che Enkaz e Ali resteranno uniti difronte alle difficoltà della ricostruzione. I gatti sono animali stanziali, molto legati al loro territorio, assistere quindi a un cambiamento tanto radicale dell'ambiente nel quale viveva deve aver lasciato Enkaz in una situazione di profondo disagio.
Ali da quando si è recato nelle zone terremotate del suo paese si dedica spesso al recupero di persone e anche di animali. Come aveva spiegato a Kodami Valentina Bagnato, volontaria che sta coordinando i soccorsi dell'Oipa in Turchia, ogni essere senziente ha diritto a vivere e ad essere salvato, che si tratti di persone, o altri animali.