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14 Luglio 2022
17:59

Emergenza cinghiali in Liguria, al via piano straordinario di contenimento

La Regione Liguria ha presentato il piano di contenimento dell’emergenza cinghiali. A partire dalla prossima settimana i cinghiali verranno abbattuti.

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cinghiale

La Regione Liguria ha fatto la prima mossa e ha presentato il piano di contenimento dell’emergenza cinghiali. Si parte dalla prossima settimana per porre un argine al dilagare degli ungulati che si sono spinti sempre più nelle aree cittadine, fino ad arrivare a ridosso delle spiagge e delle abitazioni.

La strategia è stata decisa nel corso della riunione che si è svolta il 14 luglio 2022 in Regione alla presenza del presidente Giovanni Toti, del vicepresidente e assessore regionale alla Caccia Alessandro Piana, del commissario straordinario alla peste suina africana Angelo Ferrari, del direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi e del il direttore generale del dipartimento Salute e Servizi sociali Francesco Quaglia.

Alla luce degli ultimi incidenti avvenuti a Genova e in Liguria e delle conseguenti esigenze di salute pubblica, la Regione ha deciso di «Mettere in atto azioni incisive di contenimento del numero dei cinghiali, in armonia con le indicazioni di sanità derivanti dal contrasto e dalla lotta alla peste suina africana». In altre parole: dalla prossima settimana i cinghiali saranno abbattuti.

In parallelo saranno posizionate delle reti, come previsto dall'ordinanza commissariale, per evitare il dilagare della peste suina, già in stato di attuazione sul territorio ligure. I lotti già installati sono posizionati tra Tiglieto e Mele e in via di posizionamento tra Casella e Montoggio.

L'assessore alla Caccia Piana: "Il Governo estenda il periodo venatorio di due mesi"

Questa mattina il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana e assessore alla Caccia ha chiesto al Governo di estendere la caccia di due mesi: «Abbiamo ripresentato al Governo le istanze manifestate negli ultimi mesi per le modifiche alle attività di controllo della fauna selvatica, nell’ottica di una maggiore tutela della biodiversità oltre che dell’incolumità pubblica», ha dichiarato Piana, intervenendo alla conferenza stampa di tutti gli assessori regionali all’agricoltura e di esponenti delle associazioni di categoria per chiedere una risposta dal Governo.

«Gli ultimi casi di cronaca – prosegue Piana – dimostrano che siamo in emergenza, dall’aggressione di Genova all’incidente stradale mortale di Villanova Mondovì della notte scorsa. In particolare è stato nuovamente chiesto il riconoscimento ufficiale del prezioso ruolo svolto dal Nucleo Regionale di Vigilanza Faunistico Ambientale, per il controllo dei reati di bracconaggio e per le operazioni di contenimento, e si è ribadita la necessità di estendere di due mesi il calendario venatorio per la caccia al cinghiale, modificando così il vetusto articolo 18 delle legge 157 del 1992, materia esclusiva dello Stato e quindi non derogabile alle Regioni».

Per la Regione l'abbattimento risulta la soluzione, nonostante naturalisti e studiosi spieghino che la caccia stimola la riproduzione dei cinghiali non risolvendo, dunque, l'emergenza. «Una normativa di 30 anni fa – ha concluso Piana – quando i cinghiali avevano una popolazione non paragonabile a quella attuale. Un grido di allarme a significare l’esasperazione degli amministratori, con le mani legate, in attesa del decreto legge già vergognosamente rimandato in questi due mesi, in un frangente storico in cui aziende e cittadini necessitano risposte, aggravato, come se non bastasse, dalla peste suina africana».

Botta e risposta tra il sindaco di Genova e gli agricoltori

«Cinghiali ovunque. Ma per il sindaco Marco Bucci sarebbe sufficiente “portarli via dalla città e rimetterli nel loro habitat ”». L'associazione degli agricoltori risponde al sindaco di Genova che ha proposto la deportazione dei cinghiali nell'entroterra: «C’è scarso senso della realtà in queste dichiarazioni e poco rispetto per chi vive fuori dal centro città – commentano Stefano Roggerone e Federica Crotti, rispettivamente presidente regionale di Cia Liguria e presidente di Cia Liguria di Levante -. Rammentiamo al sindaco che è anche sindaco della Città Metropolitana  e che dovrebbe aver chiaro l’interesse collettivo di quest’area oltre che maggior rispetto per chi subisce i danni di una presenza  incontrollata di selvatici. Rammentiamo altresì al Sindaco che il suo Comune è il larga parte compreso nella zona “rossa” per effetto dei casi di peste suina e che la “movimentazione” degli animali non solo è impossibile ma è vietata».

Cia Agricoltori Liguria ricorda poi che i cinghiali non possono essere spostati perché il numero di cui si parla è oltre ogni soglia della tollerabilità territoriale. «C’è in essere una procedura di contenimento per evitare danni maggiori a causa della Psa e – anche se sempre annunciati  ma non ancora avviati, sono previsti interventi di “depopolamento” di non meno di 15.000/20.000 capi. Sarebbe utile che le diverse istituzioni, che hanno competenze e responsabilità diverse, si coordinassero mettendo in campo azioni concrete di contenimento del fenomeno, ognuno per la propria parte, anziché esternare teorie singolari».

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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