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3 Marzo 2022
13:54

Emergenza animali in Ucraina, come aiutare i rifugi e le associazioni

Sempre più drammatica la situazione dei rifugi e dei canili ucraini. Molti sono senza elettricità e acqua, scarseggiano cibo e medicinali: come aiutare.

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Credit: Oipa

Si fa sempre più drammatica la situazione in Ucraina per i rifugi, i canili e le associazioni che si occupano di animali. La guerra che imperversa nel Paese mietendo vittime tra i civili e costringendo migliaia di persone a fuggire verso i confini sta anche mettendo a dura prova la resistenza di operatori e volontari che hanno deciso di rimanere proprio per accudire gli animali, il cui numero all’interno delle strutture rimaste intatte sale di giorno in giorno per abbandoni e ritrovamenti di cani e gatti fuggiti.

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Le principali difficoltà sono logistiche e di rifornimenti. Volontari e operatori non riescono a raggiungere alcune strutture perché in zona di aperto conflitto e di bombardamenti e gli animali restano per lunghe ore, anche per giorni, privi di assistenza. C’è un enorme difficoltà a fare rifornimento per gli spostamenti e il carburante necessario per raggiungere i rifugi è sempre meno.

Scarseggiano cibo e medicinali: i negozi che vendono mangimi e pappe chiudono uno dopo l’altro e in alcune zone è impossibile spostarsi in sicurezza per raggiungere città in cui c’è ancora disponibilità. Altre problematiche riguardano poi acqua, elettricità e gas. Le forniture danneggiate dai bombardamenti non vengono riattivate e in molte strutture mancano del tutto.

Alcuni aiuti sono già arrivati, via via che aumentano gli appelli. Dall’Italia moltissime persone desiderose di aiutare stanno cercando modi per contribuire alla causa ucraina.

I canali ufficiali e più sicuri per contribuire sono quelli delle associazioni italiane che si stanno muovendo e si sono già mosse per inviare cibo e altri generi di prima necessità, oltre a donazioni economiche.

Il nostro suggerimento è di passare attraverso loro: purtroppo tante sono le truffe proprio sui social network ad opera di chi approfitta di una simile sciagura.

Lav

La Lav, con l’aiuto delle comunità ucraine in Italia, ha diramato una comunicazione per informare le persone che stanno lasciando l’Ucraina che possono entrare nell’Unione Europea portando con sé i propri cani e gatti anche senza i loro documenti, e ha stanziato un fondo di 10.000 euro dedicato all’emergenza reso possibile grazie ai nostri sostenitori. La prima tornata di fondi sono stati inviati all’Animal Shelter Sirius, il più grande rifugio del Paese, che accoglie 3.165 cani nella regione di Kyiv. Sul sito ufficiale è possibile fare una donazione e sceglierne l’entità.

Oipa

Oipa è in contatto con diverse associazioni e rifugi attivi sul territorio, da cui cerca di avere informazioni per capire che cosa è necessario. Ha inviato già un primo carico di cibo e altre generi di prima necessità, e ha aperto un fondo di emergenza cui è possibile contribuire tramite conto corrente postale, bonifico bancario e carta di credito/paypal (di seguito le coordinate).

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Lega Nazionale per la Difesa del Cane

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane, oltre ad avere dato disponibilità a far arrivare in Italia animali che potrebbero essere ospitati dalle sedi LNDC Animal Protection per poi procedere con un’adozione, si è attivata tramite le sue sedi per attivare punti di raccolta in tutta Italia, invitando a contattare quella la più vicina o a scrivere alla mail emergenzaucraina@legadelcane.org. In alternativa è possibile chiamare il numero 02.26116502. È stata inoltre già inviata una prima spedizione di cibo e materiale medico ai canili comunali e alla clinica veterinaria di Kiev.

Save the Dogs

Anche l’associazione Save the Dogs di Sara Turetta ha avviato una raccolta fondi per l’emergenza animali in Ucraina. Turetta e un team di collaboratori è arrivato in Romania con l’obiettivo di raggiungere il confine e dare supporto ai rifugiati che stanno arrivando nel Paese insieme con i loro animali. Si stima che siano oltre un milione le persone fuggite dall'Ucraina, e più della metà hanno raggiunto la Polonia.

Enpa

Enpa ha invece aperto un canale di contatti diretti con soci e volontari Enpa di nazionalità ucraina per raccogliere ogni segnalazione e richiesta di intervento e una mail, ucraina@enpa.org. Le singole sezioni stanno inoltre organizzando raccolte di cibo e altri generi di prima necessità, e per avere informazioni su come contribuire la cosa più opportuna è prendere contatto direttamente con le sezioni territoriali e chiedere come è possibile farlo. In alternativa si può donare direttamente a Enpa.

Fondazione Cave Canem

La fondazione Cave Canem ha stanziato una prima tornata di fondi, circa 10.000 euro, per sostenere associazioni e organizzazioni impegnate nelle zone direttamente interessate dal conflitto e per dare ospitalità e assistenza ai cani e ai gatti che verranno accolti in Italia o in altri paesi presso i quali operano enti partner della fondazione. Ha inoltre aperto una raccolta fondi dedicata raggiungibile qui.

Green Impact

Anche Green Impact sta raccogliendo fondi da destinare alle associazioni, alle strutture in difficoltà, ai veterinari e a tutti i volontari che sono in prima linea per garantire la sopravvivenza di tutti gli animali in difficoltà. I fondi saranno utilizzati per  sostenere l'acquisto di beni di prima necessità, come cibo, farmaci, coperte e cure veterinarie. L'associazione sta coordinando gli aiuti tramite collaboratori di nazionalità ucraina, e ha fissato a 2.000 euro il target da raggiungere, fondi che verranno devoluti a tre realtà più bisognose:qui il link per donare.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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