Un nuovo piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica. È il contenuto di un nuovo emendamento alla Legge di Bilancio 2023 firmato dai parlamentari di Fratelli d'Italia, partito d'appartenenza della premier Giorgia Meloni.
L'emendamento è stato già dichiarato ammissibile dalla Commissione Bilancio della Camera, che ha invece cassato la previsione di un Garante nazionale dei diritti degli animali. Tra le varie misure, il testo prevede l'abbattimento della fauna selvatica anche per motivi di sicurezza stradale, anche all'interno delle aree protette e in città. È previsto inoltre che le carcasse che superino le analisi igienico-sanitarie possano essere destinate al consumo alimentare. Una pratica, quest'ultima, molto diffusa nell'ambiente del selecontrollo e già praticata lo scorso anno dai cacciatori intervenuti sull'Isola del Giglio. La proposta di FdI include inoltre l’adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile «mediante abbattimento e cattura».
Un emendamento subito ribattezzato "Far West" da gli attivisti e dalle associazioni di protezione animale come l'Oipa. «Siamo al Far West: un emendamento del genere apre alla mattanza indiscriminata della fauna mettendo inoltre a rischio la pubblica sicurezza e incolumità – è il commento del presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – Ogni anno, a fine stagione venatoria, si contano morti e feriti anche tra gli umani, cacciatori e non. Battute di caccia in aree protette, in città e in qualsiasi giorno dell’anno, moltiplicherebbe il fenomeno. Un emendamento del genere modifica la legge nazionale sulla caccia n. 157/92, legge che richiama una direttiva europea».
L'associazione ha fatto sapere che in caso di approvazione provvederà a segnalare l'emendamento alla Corte di Giustizia ambientale europea.
Ma il Terzo settore non è l'unico a essersi mostrato contrario all'emendamento di Fratelli d'Italia, nel dibattito è intervenuto anche il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli: «Il partito di Giorgia Meloni con un emendamento alla Manovra di Bilancio, dichiarato incredibilmente e illegittimamente ammissibile, autorizza la caccia nei parchi e nelle aree urbane. La lobby venatoria otterrebbe la peggiore deregulation ai danni della biodiversità».
Analizzando i programmi elettorali dei maggiori partiti durante la giungla delle elezioni era già emerso come per Fratelli d'Italia gli animali non siano tutti uguali. Anzi, erano emerse sostanziali differenze tra i domestici, da tutelare anche attraverso bonus appositi, e i selvatici, “da gestire” anche attraverso metodi cruenti. Un doppio standard confermato dall'operato politico del nuovo Governo fin dalle prime settimane d'attività.
L'iter di approvazione per inserire l'"emendamento Far West" a tutti gli effetti nella Legge di Bilancio, cioè nella previsione di spesa dello Stato italiano, non è ancora concluso. Starà adesso ai parlamentari portatori di istanze animaliste evitare che l'approvazione del testo vada a buon fine così com'è.