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5 Marzo 2023
19:00

Emangiosarcoma canino: cause, sintomi e come si cura

L’ emangiosarcoma è un tumore maligno del cane che origina dai vasi sanguigni e di cui non si conoscono le cause. Si manifesta soprattutto nei soggetti anziani ed è più frequente in alcune razze. La chirurgia è la terapia d’elezione.

Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
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L’ emangiosarcoma è un tumore maligno del cane che origina dai vasi sanguigni e di cui non si conoscono le cause. Si manifesta soprattutto nei soggetti anziani ed è più frequente in alcune razze. Si localizza a livello cutaneo o sottocutaneo oppure a livello viscerale (fegato, milza, cuore etc.). I sintomi possono variare a secondo della localizzazione del tumore che si caratterizza per il fatto che per sua natura può determinare sanguinamenti. La diagnosi si basa più frequentemente su esami strumentali e talvolta può essere incidentale. La terapia è chirurgica. Altre opzioni possono essere la chemioterapia o la radioterapia.

Che cos’è e quali sono le cause

L’emangiosarcoma è un tumore a comportamento biologico maligno che origina dalle cellule dei vasi sanguigni. E’ una neoplasia che si manifesta più frequentemente in soggetti anziani e nelle seguenti razze: Pastore Tedesco, Golden Retriever, Boxer. Non si conoscono le cause che determinano l’insorgenza di questo tumore che può manifestarsi in qualsiasi distretto corporeo ma più frequentemente si riscontra a livello della milza, cute, fegato e cuore (atrio destro) gli altri altri distretti anatomici interessati sono reni, encefalo, cavità addominale etc. Tra tutti i tumori che insorgono nella milza è quello in assoluto più frequente.

L’emangiosarcoma ha un potenziale metastatico elevato ed un comportamento molto aggressivo per cui spesso gli animali sono diagnosticati quando già sono presenti metastasi. Queste si rinvengono più frequentemente a livello polmonare, epatico e del peritoneo.

Sintomi dell’emangiosarcoma

I segni clinici dell'emangiosarcoma variano a seconda degli organi coinvolti. Un sintomo da non trascurare e che caratterizza questa neoplasia è l’abbondante sanguinamento che rappresenta sempre un’emergenza da trattare.

Emangiosarcoma splenico: si tratta di neoplasie con grandi quantità di sangue per la proliferazione abnorme dei vasi sanguigni che rendono il parenchima molto fragile. Per questo motivo l’emangiosarcoma splenico può rompersi determinando una raccolta di sangue nell’addome. La sintomatologia non compare immediatamente per cui non è facile per il pet mate accorgersi di un sanguinamento addominale. I segni associati possono comprendere: debolezza, pallore delle mucose, ridotto appetito ed addome disteso.

Emangiosarcoma cardiaco: la presenza di un tumore nella parte superiore del cuore (atri) dove più frequentemente si localizza l’emagiosarcoma è un’evenienza temibile. Infatti, il tumore non solo riduce le capacità meccaniche della pompa cardiaca ma anche in questo caso può determinare emorragie diffuse nel pericardio (membrana esterna che riveste il cuore) fino all’arresto cardiaco.  I segni che il pet-mate può apprezzare sono: tosse (su base cardiogena), stanchezza, respiro affannoso e intolleranza all'esercizio.

L’emangiosarcoma cutaneo o sottocutaneo appare come un rilievo sulla superficie dell’animale di colorito rossastro o come una protuberanza del sottocute. Talvolta, si notano anche ematomi diffusi.

Diagnosi

La diagnosi di sospetto si formula sull’anamnesi ed i segni clinici. In molti casi sono necessari indagini strumentali quali ecografia, TAC non solo per la definizione diagnostica ma anche per la stadiazione del tumore. Infatti, è molto importante capire l’estensione primaria della neoplasia e la presenza di eventuali metastasi a distanza. Il risultato della stadiazione influenzerà la scelta terapeutica e la prognosi ovvero il tempo di sopravvivenza.

In molti casi, l'emangiosarcoma della milza viene diagnosticato quando il medico si accorge di ingrossamento della milza o incidentalmente a seguito di indagini strumentali. In maniera simile, si può arrivare ad una diagnosi di emangiosarcoma splenico durante un esame ecografico del cuore.

Nel caso di una localizzazione cutanea o sottocutanea, più facilmente un agoaspirato e relativo esame citologico gioveranno alla diagnosi.

Per una valutazione diagnostica definitiva è sempre necessario effettuare un esame istologico.

Terapia dell’emangiosarcoma

La chirurgia è la terapia d’elezione. Non tutti gli emangiosarcomi sono però operabili soprattutto quelli a localizzazione cardiaca. E’ possibile anche un trattamento con la chemioterapia o radioterapia. Generalmente, la prognosi dopo una diagnosi di emangiosarcoma è sfavorevole.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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