«Oggi sono stata in un canile alle porte di Milano in cui la sensibilità e l'intelligenza hanno davo vita ad una struttura funzionale: un vero esempio da seguire. Grazie per tutto quello che fate». Elisabetta Canalis, come fa da tempo, ha visitato un nuovo per rifugio dove non era mai stata, sia per salutare quelli che per lei sono i più cari amici, sia per sensibilizzare sui temi che riguardano il benessere degli animali.
Ormai è risaputo quanto la showgirl senta in maniera importante la sua responsabilità nei confronti degli animali troppo spesso considerati alla stregua di cose anziché di creature viventi e senzienti. E, anche questa volta, ha approfittato per lanciare il suo messaggio: «Non comprate i cani, né tantomeno fatelo con leggerezza».
Con una stories su Instagram Canalis mostra la struttura e i tanti cani presenti, tra cui soprattutto Pitbull e Amstaff, razze che purtroppo sono le più numerose nei canili e nei rifugi perché abbandonate da umani incapaci di gestire la loro fragilità e potenza e di soddisfare le loro motivazioni. «Sapete quante possibilità hanno di essere adottati dopo che ve ne sbarazzate? Nessuna, praticamente. Pensateci – dice la modella – prima di scegliere una razza così bella senza saperne nulla. Quello che vedo nei canili è la fine di questi cani causata dalla leggerezza con cui le persone li compra».
E ha ragione Canalis: questo talento naturale nel fare del male agli animali che caratterizza l’essere umano fa fatica ad abbandonare la nostra specie e si riverbera proprio nel continuare ad acquistare specifiche razze senza alcuna preparazione su come crescerle e farle vivere rispondendo adeguatamente alle loro esigenze. Eppure, per una responsabilità che va assegnata al pet mate e non al cane sono ingiustamente definite e considerate razze aggressive, mordaci, pericolose tanto da essere vietate in alcuni stati europei, dove addirittura questi cani non possono entrare neppure in transito, e tanto da ritrovarsi in gran parte dietro le sbarre di una gabbia pagando per colpe che non hanno.
I Terrier di tipo bull, soprattutto, sono una delle razze più presenti: cani molto spesso addestrati alla reattività o proprio non seguiti e poi abbandonati. E così i rifugi si riempiono sempre di più di esseri che nessuno vuole, destinati immeritatamente a finire la loro vita nel box di un canile.