Non saranno tolti a chi li ama, ma solo a chi li sfrutta per suscitare la compassione dei passanti raccogliendo così un'indebita quantità di denaro non finalizzata al benessere dell'animale e della relazione con la persona. È tutto pronto per l’inaugurazione dei fascicoli stilati dalla Regione Lombardia per la raccolta delle 5000 firme per la proposta di legge popolare promossa da Task Force Animalista che chiede di vietare l’accattonaggio con animali di ogni specie su tutto il territorio lombardo per contrastare il racket dell’elemosina con animali.
«L’iniziativa non vuole di certo separare chi considera il suo animale l'unico legame familiare. Vuole però bloccare, a prescindere dai regolamenti comunali che ci sono, alcune pratiche estremamente diffuse che spesso vanno al di là del rapporto che può nascere naturalmente tra un senzatetto e un animale che lo accompagna – spiega Carolina Sala, Presidente dell’Associazione Culturale/Politica Task Force Animalista – In molte situazioni, infatti, non si tratta di condivisione di vite sfortunate, bensì di uno studiato meccanismo di marketing che rende ogni anno milioni di euro sulle spalle di esseri indifesi, il più delle volte non curati, non vaccinati e non tutelati. L’obiettivo è quello di arrivare a creare un quadro normativo che possa poi diventare un punto di partenza per una legge su scala nazionale».
Purtroppo, dati alla mano, spiegano dall'Associazione, il problema esiste e per vederlo basta passeggiare per le strade della città: «I casi in cui l’animale è il vero compagno di vita della persona che chiede l'elemosina, casi peraltro per i quali un aiuto dovrebbe essere obbligatorio, si vedono. Ma per gli operatori che stanno in strada è perfettamente riconoscibile anche il caso in cui si tratta di persone che non sono in grado di occuparsi come si deve dei loro animali, ma che li utilizzano soltanto per creare pietà nei cittadini. I regolamenti comunali sulla tutela animale in materia di accattonaggio, almeno la maggior parte, delimitano la specie ai cani considerandoli “compagni di vita” del mendicante e permettendogli di accompagnarlo nell’accattonaggio. Questi regolamenti, però, non sono applicabili perché manca l’organico per fare i controlli sull’effettiva appartenenza dell’animale e sulla sua provenienza, e mancano i veterinari sul territorio che possano intervenire per rilevare lo stato di salute degli animali. Restano soltanto le innumerevoli segnalazioni di cittadini e di associazioni che evidenziano lo stato di malessere per strade e metropolitane, ma è troppo poco».
Per questo motivo, secondo l’organizzazione, serve urgentemente una legge regionale che trascenda i regolamenti dei singoli Comuni: «Solo così è possibile tutelare gli animali che attualmente sono in mano al racket dell’est, a molti tossicodipendenti e alcolisti che non sono in grado occuparsene, magari in questi ultimi casi nemmeno per cattiveria, ma in quanto incapaci di provvedere a loro stessi. Le storie di animali che soccombono in queste situazioni sono molte. Il racket della raccolta di elemosine con animali, gestito dalla malavita, impone ai mendicanti ricattati dall’organizzazione di raccogliere le elemosine nei luoghi molto frequentati facendosi accompagnare dai cani anche cuccioli, a volte drogati e costretti a restare immobili per 12, 14 ore al giorno, un chiaro maltrattamento psicologico e fisico».
Dal punto di vista sanitario, secondo l'organizzazione, mancano il più delle volte le più basilari profilassi obbligatorie: «Per questo siamo convinti che sia indispensabile una proposta di legge che vieti in tutta la Regione Lombardia l’accattonaggio con animali che chiaramente vivono in condizioni incompatibili con le loro caratteristiche e con le loro esigenze fisiologiche ed etologiche, facilitando la procedura di confisca e quindi quella seguente di adozione. Una legge che, e questo è altrettanto importante, dia la possibilità ai veri clochard e ai loro cani di essere accolti in centri di accoglienza e non lasciati per le strade, cosa che avviene attualmente per la mancanza di strutture che accettano di ospitare umano e animale insieme».
Per informazioni sui punti di raccolta firme scrivere a: taskforceanimalista@gmail.com