Si chiama Pat ed è sia la più piccola specie di topo del Nord America, sia il topo vivente più vecchio del mondo, perlomeno fra quelli allevati in cattività di cui è nota la data di nascita.
Lo ha deciso il Guinness World Records che lo ha appena soprannominato e premiato come tale. Pat è minuscolo, lungo circa dieci centimetri coda compresa e ha raggiunto la veneranda età di 9 anni e 209 giorni, un primato incredibile per questi animali, tenendo conto che il topo precedente riconosciuto come il più anziano, Yoda, fu celebrato nel 2004 e aveva “solo” 4 anni e qualche mese.
Un’età talmente rara per i roditori, che uno degli scienziati che lo stava allevando per scopi di ricerca presso l'Università del Michigan, all'epoca disse che esistevano più uomini di 100 anni che topi di 4 anni.
Pat è un "Pacific pocket mouse" (Perognathus longimembris pacificus), una sottospecie endemica della California minacciata di estinzione, che era stata persino data per scomparsa.
Viveva tra le boscaglie costiere, nelle dune e nelle sponde dei fiumi, ma l’invasione umana e il degrado dell'habitat hanno fatto diminuire drasticamente il loro numero a partire dal 1932, tanto che per 20 anni, si è pensato proprio che si fossero estinti. Poi, all'improvviso, una piccola popolazione è stata riscoperta nel 1994 presso i promontori di Dana Point di Orange County.
La sua esistenza oggi è dovuta anche a un virtuoso progetto di ricerca e reintroduzione della San Diego Zoo Wildlife Alliance, cominciato nel 2012 che ha permesso dieci anni dopo, nel 2022, di veder venire alla luce oltre 30 cucciolate per un totale di 117 topolini, di cui gran parte saranno reintrodotti in natura per ripopolare gli ambienti da cui sono stati estirpati, visto che anche i topolini selvatici giocano un ruolo preziosissimo nel mantenimento degli equilibri ecologici.
Pat è uno dei topolini che fa parte proprio del programma ed è nato presso lo Zoo Safari Park di San Diego il 14 luglio del 2013.
«Questo riconoscimento è così speciale per il nostro team ed è significativo per la specie» ha affermato ha dichiarato la dottoressa Debra Shier, che dirige il programma di recupero degli animali presso la San Diego Zoo Wildlife Alliance.
«Per noi, perché sottolinea la dedizione l'incredibile cura che noi come organizzazione forniamo per ogni specie, dalla più grande alla più piccola. Per i topolini, perché è la dimostrazione dell’apprezzamento per una specie che pur non facendo parte della megafauna, sono altrettanto fondamentali per la funzione dell'ecosistema».