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8 Agosto 2024
19:00

È vero che i gatti preferiscono le donne?

È difficile affermare con certezza che i gatti preferiscono le donne, tuttavia secondo alcuni studi è possibile che abbiano una predilezione per il sesso femminile. Vediamo perché.

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I gatti potrebbero effettivamente preferire la compagnia delle donne, almeno secondo alcuni studi. Alcuni esperti hanno esaminato le dinamiche delle interazioni tra gatti e i loro umani di riferimento, rivelando una possibile predilezione dei felini per il sesso femminile.

Nell’immaginario collettivo, i gatti sono da sempre associati alle donne, una connessione che risale a tempi degli antichi egizi e che è proseguita sino ai giorni nostri. Nei secoli, l’immagine della donna accompagnata da un gatto si è radicata nell’arte, nella letteratura e persino nelle superstizioni popolari.

Questo legame così profondamente radicato nella cultura ha trovato una prima conferma scientifica in uno studio del 2011, che ha osservato come i gatti tendessero ad approcciare più spesso le donne rispetto agli uomini, specialmente quando i felini erano giovani.

I gatti preferiscono le donne? Cosa dicono gli studi

Lo studio del 2011 pubblicato sulla rivista Behavioural Processes ha gettato una prima luce, anche se in modo indiretto, sulla questione del presunto legame preferenziale tra gatti e donne. L'obiettivo principale dei ricercatori della Konrad Lorenz-Research Station non era tanto rispondere alla domanda se i gatti preferiscano le donne, quanto piuttosto esplorare se le interazioni tra esseri umani e gatti potessero riflettere le dinamiche sociali umane. In altre parole, l’ipotesi testata era se fosse plausibile che le strutture delle interazioni tra gatti e i loro umani di riferimento potessero somigliare a quelle che si instaurano tra esseri umani, considerando che spesso i gatti sono trattati come veri e propri partner sociali.

Per verificare questa ipotesi, i ricercatori hanno osservato e registrato le interazioni tra 40 gatti e i loro rispettivi 39 pet mate. Il campione era composto da 10 uomini e 29 donne, formando complessivamente 19 diadi dello stesso sesso (7 coppie maschio-maschio e 12 coppie femmina-femmina) e 21 del sesso opposto (3 coppie uomo-gatta e 18 coppie donna-gatto).

Prima delle osservazioni, la personalità di uomini, donne e gatti era stata valutata attraverso test psicologici, permettendo così ai ricercatori di combinare questi dati con le analisi delle videoregistrazioni e di cercare eventuali correlazioni tra aspetti della personalità e il comportamento dei gatti.

Dai risultati emerge effettivamente una correlazione interessante: i gatti tendevano ad approcciare più frequentemente le donne, soprattutto se giovani. Questa osservazione non implica necessariamente un rapporto di causa-effetto, ma suggerisce che la personalità degli umani di riferimento possa influenzare il comportamento dei felini. Nonostante l'esiguità del campione, i ricercatori hanno concluso che è plausibile che tra gatti ed esseri umani si possano instaurare relazioni complesse, simili a quelle che si verificano tra le persone.

Perché i gatti sembrano preferire le donne

I gatti sembrano effettivamente preferire le donne. Ipotesi preliminari suggeriscono che le donne potrebbero essere percepite come più affettuose, pazienti e attente ai bisogni dei felini. Si tratta di caratteristiche che i gatti potrebbero trovare rassicuranti e che le donne mettono in atto per influsso della società che maggiormente propone per il sesso femminile questi modelli di comportamento. Inoltre, si pensa che la voce femminile, più acuta rispetto a quella maschile, possa risultare più piacevole per l'udito dei gatti, che sono animali molto sensibili ai suoni.

Anche se la scienza non ha fornito ancora una risposta certa, è possibile che le differenze nel modo in cui uomini e donne interagiscono con i gatti influenzino le preferenze dei felini, ma anche che queste preferenze siano il risultato di un insieme di fattori complessi, che includono l'ambiente, l'esperienza e la personalità sia dell'umano di riferimento che del gatto.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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