È nato un pinguino durante la tappa partenopea del Circo Lidia Togni, attendato da dicembre nel quartiere Fuorigrotta, lo stesso dove sorge lo stadio intitolato a Maradona. In omaggio alla città e al campione del Napoli, il nuovo nato è stato chiamato proprio Diego Armando.
L'evento è stato pubblicizzato dal circo diretto da Vinicio Togni e dall'associazione Circusfans Italia come un momento «straordinario», tanto da prolungare la tappa partenopea fino al 1 aprile e celebrarla anche nelle nuove locandine dello spettacolo insieme a tigri ed elefanti.
Il piccolo pinguino è un maschio di Humboldt, specie nativa del Sudamerica che l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) inserisce tra quelle considerate "vulnerabili". Tuttavia i pinguini di Humboldt si trovano negli zoo, negli acquari e nei circhi di tutto il mondo.
Il piccolo Diego Armando è già scritto: essendo nato nel circo non potrà mai trovarsi in un contesto naturale, neanche se arrivasse il definitivo divieto di sfruttamento degli animali selvatici nei circhi. Questo perché essendo nato in cattività non avrà l'opportunità di sviluppare le competenze utili a sopravvivere in quello che sarebbe dovuto essere il suo ambiente naturale.
Quella del pinguino del Circo Lidia Togni, e di oltre altre avvenute negli ultimi due anni, è una nascita che non si sarebbe dovuta verificare. Il Governo Draghi nel luglio del 2022 approvò infatti la nuova legge delega in materia di spettacolo che è andata a sostituire la precedente del 2019. Tra le novità introdotte c'era anche il proposito di smantellare gradualmente gli spettacoli con animali selvatici favorendo la riconversione delle attività circensi in circa due anni.
La legge però non ha mai fatto sentire i suoi effetti ed è rimasta lettera morta fino ad oggi. Non sono mai stati emanati i decreti attuativi, necessari per l'applicazione e anzi sono stati rimandati dal Senato, con l'ultimo rinvio al 18 agosto 2024. Un appuntamento molto atteso dalle associazioni animaliste, come la Lav, protagonista di uno dei sequestri di animali più importanti in Italia, che ha lanciato una petizione per sensibilizzare la politica.
Ma ad opporsi allo sfruttamento dei selvatici nei circi sono anche i cittadini che proprio a Napoli hanno protestato contro l'attendamento del Circo diretto da Vinicio Togni.
Nonostante le manifestazioni, le date dello spettacolo sono state addirittura prolungate. Eppure proprio Vinicio Togni, nel 2021, cogliendo la mutata sensibilità delle persone, aveva portato a Napoli lo spettacolo "Vittoria", privo di grandi felini ed elefanti, gli animali selvatici più sfruttati nei circhi. Un passo avanti storico, che però in termini di pubblico non aveva pagato, a detta dello stesso Togni che lo aveva così spiegato a Kodami: «È stato un tentativo, abbiamo fatto entrare in scena solo cavalli e pappagalli, escludendo i grandi felini che necessitano di particolari permessi Cites e sono specie protette, ma l'esperimento è stato un flop e non lo abbiamo riproposto».
La soluzione, in attesa del necessario intervento legislativo, è che i cittadini favoriscano la riconversione degli spettacoli circensi scegliando quelli privi di animali selvatici.