Finn, il Pastore Tedesco che nel 2016 aveva fatto notizia per essersi preso le coltellate di un malvivente, salvando però la vita al suo compagno, non c’è più. Il cane, poliziotto come il suo pet mate, che per le sue azioni aveva convinto il governo britannico a discutere una legge per introdurre il reato di ferimento di cane poliziotto, è morto lasciando un vuoto nel cuore di tutta la nazione.
Dave Wardell, l’umano del cane ormai in pensione ha dichiarato «di sentirsi completamente sopraffatto dalla perdita, di sentirsi perso senza di lui» e la sua grande speranza è che «la gente ricordi sempre il suo eroismo e che la sua eredità viva per sempre».
Il poliziotto aveva adottato Finn quando era solo un cucciolo indisciplinato, quando amava distruggere le sue pantofole e i cuscini del divano, ma nel tempo il cane aveva mostrato di avere delle capacità notevoli tanto da lavorare poi insieme nelle forze di polizia per ben nove anni e portando a termine oltre 200 interventi contro malviventi e ladri. Il legame instaurato con il suo compagno umano era davvero molto profondo, tanto che quando fu ferito da quelle coltellate, Wardell aveva dormito accanto a lui per tutto il suo recupero.
I due poliziotti, umano e animale, stavano inseguendo un delinquente in un vicolo quando il cane aveva afferrato il fuggitivo alla gamba e lo aveva trascinato a terra per impedirgli di scavalcare il mare e scomparire per sempre. In quel momento, però, il ragazzo per difendersi aveva tirato fuori un coltello e lo aveva pugnalato al petto.
Il cane aveva iniziato a perdere sangue, mentre il poliziotto arrivando di corsa aveva cercato di fermare il ladro che per liberarsi aveva cercato di accoltellare pure lui. Ma Finn, nonostante fosse ferito, aveva azzannato il ragazzo, salvando la vita al suo compagno umano. Gesto che, però, gli era costato un’altra ferita alla testa. Alla conclusione di tutta questa vicenda, sì che il malvivente era stato catturato, ma l'eroismo estremo aveva messo a forte rischio la vita del cane, sopravvissuto solo solo grazie alle cure dei veterinari e alla sua forza fisica.
Proprio questa dedizione aveva colpito il cuore di tantissime persone, tanto da far scattare una campagna per chiedere la modifica della legge riguardante i crimini nei confronti degli animali di supporto della polizia. Una legge diventata nota come "legge di Finn" e che culminò in un dibattito parlamentare che portò a linee guida di condanna più severe in Inghilterra e Galles.