Don aveva compiuto 10 anni lo scorso aprile e il prossimo autunno avrebbe terminato la sua carriera di cane investigatore per il Nucleo dei Carabinieri Cinofili di Nicolosi, in provincia di Catania. Don, però, non ha potuto godersi la pensione perché a causa di una brutto male non ce l’ha fatta e se ne è andato prima del più che meritato riposo.
«Il suo servizio per lo Stato, però, non verrà mai dimenticato», scrivono in una nota i Carabinieri che grazie anche a Don sono riusciti negli anni a portare a termine molte operazioni importanti: il cane, infatti, era specializzato in gestione dell’Ordine Pubblico e ricerca di stupefacenti.
Sempre insieme ai conduttori, i “colleghi animali” sono fondamentali in certi tipi di operazioni grazie al loro fiuto, mostrando come il connubio tra uomo e cane possa portare a grandi risultati se strutturato nelle forme corrette.
I cani, oltretutto, stringono un legame indissolubile con le persone di riferimento tanto che la maggior parte delle volte quando finiscono la loro onorata carriera vengono adottati dalla persona con cui hanno vissuto tante avventure. E così infatti sarebbe dovuto essere anche in questo caso.
Vedere insieme ai Carabinieri i cani non sorprende più, ma quando ebbe origine il Servizio Cinofili dell’Arma le cose erano un po’ diverse, anche perché era il 1956, esattamente il 9 giugno. C’è da dire che fu subito un successo: nei suoi quasi 70 anni di attività, le unità cinofile hanno conseguito risultati molto importanti nel campo della polizia giudiziaria, dall’individuare nascondigli di armi, esplosivi e droga fino alle operazioni di soccorso e di assistenza per salvare vite umane, ricercando persone travolte da valanghe o disperse nel caso di calamità naturali come terremoti, alluvioni, inondazioni, crolli e esplosioni.
Dal 2013 il Servizio Cinofili dispone anche di una “Squadra Ricerca Molecolare”, con sede a Firenze, che ha competenza su tutto il territorio nazionale e che, utilizzando esemplari di razza Bloodhound, si occupa della specifica ricerca di persona su traccia, attività che si chiama “mantrailing”.
Attualmente l’Arma conta 24 nuclei cinofili distribuiti sul territorio nazionale e dipendenti dai reparti dove sono ubicati. Ma il servizio viene anche esportato all’estero, dove per convenzione prende il nome di K9 Unit (K9 – Canine), partecipando alle più rilevanti missioni internazionali di “peacekeeping” nei territori stravolti dai conflitti bellici.
Nella parte orientale della Sicilia, l’Arma dei Carabinieri dispone di unità cinofile, costituite da cane e conduttore, addestrate per la ricerca di persone, armi, esplosivi, sostanze stupefacenti, nonché per compiti di “Ordine Pubblico” presso il Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Nicolosi, operando a supporto ai Comandi territoriali nelle province di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna.