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13 Gennaio 2024
9:08

È morto Aron, il cane bruciato a Palermo. I volontari della Lav: «Ha lottato fino alla fine»

Aron, il cane che era stato bruciato a Palermo dal suo pet mate, è morto stanotte nella clinica veterinaria presso cui era ricoverato. A darne il triste annuncio la Lav di Palermo.

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Aron non c'è più. È morto, purtroppo, stanotte il cane che era stato bruciato qualche giorno fa a Palermo, dopo essere stato legato dal suo umano di riferimento con una catena ad un palo della strada. Si è spento tra le mura della clinica Zarcone, dove ha lottato con forza e dignità per tre lunghi ed interminabili giorni, circondato da tutta l'equipe dei veterinari che gli sono rimasti accanto fino alla fine.

A darne il triste annuncio stanotte alle ore 01:18 sono stati i volontari dell'associazione Lav della sede di Palermo, che poche ore prima erano riusciti ad ottenere l'affido del cane: «Ci hanno appena chiamato dalla clinica. Aron non c'è più. Il suo corpo non ha retto, sebbene lui abbia lottato fino alla fine».

Sempre la Lav, sede di Palermo, poche ore prima di questo triste annuncio, aveva aggiornato tutti coloro che erano in apprensione per il povero cane, con un video girato direttamente dalla clinica dove era ricoverato l'animale.

Avevano preso la parola nel video Giorgia Matesi, responsabile della Lav Palermo, il direttore sanitario della clinica veterinaria Paolo Zarcone e la dottoressa responsabile della terapia intensiva Silvia Testa.

Proprio la dottoressa Testa aveva sottolineato le criticità del quadro clinico di Aron, che nonostante la sua voglia di lottare, si è poi spento durante la notte. «Dalla sera in cui è stato portato le condizioni di Aron sono sempre state gravi. il cane si è presentato con una grave ustione su tutto il corpo che supera anche l'80% della superficie corporea. Dai dati che abbiamo in letteratura, questa è una condizione drammatica con una prognosi riservata e potenzialmente infausta, ma ci sono sempre delle possibilità e il nostro staff si sta impegnando per cercare di supportare Aron in questa battaglia che sta portando avanti. Lui è un paziente veramente dotato di una grandissima forza. Nonostante quello che ha passato è ancora con noi e ovviamente stiamo garantendo in tutto e per tutto l'analgesia. Ovviamente ciò comporta un dolore importante. Il problema nasce dal fatto che secondariamente alle lezioni riportate, un po' tutti gli organi soffrono e a distanza di qualche giorno stiamo vedendo queste sofferenze. Attualmente abbiamo problemi per la gestione dei fluidi corporei dovuti proprio alle alterazioni che un epidermide così alterata presenta e purtroppo i reni sono gli organi in questo momento principalmente colpiti e non stanno funzionando adeguatamente. Nelle prossime ore, probabilmente stasera o domattina, dovremmo valutare quale sia la procedura migliore da effettuare per il bene di Aron».

La sua vita è stata spenta da un uomo che lui considerava famiglia. Quell'uomo, al contrario, è stato capace di infliggergli una tale sofferenza, atroce e amara quanto il tradimento che gli ha riservato.

Aron non c'è più ma la sua anima è ora leggera, finalmente libera dalla catena a cui è stato legato, condannandolo all'inferno sulla terra.

Per tre giorni siamo rimasti con il fiato sospeso, sperando in un lieto fine per questa storia di crudeltà e tradimento  umano. Purtroppo però, proprio questa storia, l'ennesima di maltrattamento contro un innocente, è terminata stanotte, tra le mura di una clinica veterinaria, dove l'animale è morto tra le braccia dei veterinari che, nonostante per lui fossero degli sconosciuti, gli sono rimasti accanto trasmettendogli tutto l'amore e le cure possibili per alleviare le sue sofferenze. Quello che è certo però è che l'unico finale giusto di questa storia è ancora tutto da scrivere e gli autori stavolta saranno dei giudici chiamati ad esprimersi secondo legge sul responsabile di questo grave reato, già individuato dalle Forze dell'Ordine.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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