È morta a 92 anni a Genova Lilia Capocaccia Orsini, naturalista e divulgatrice, per anni direttrice del Museo di Storia Naturale del capoluogo ligure oltre che presidente dell'Ente Parco di Portofino e dell'associazione Amici dell'Acquario di Genova.
La notizia della sua morte è stata diffusa martedì 20 agosto ed è stata accolta con grande dolore dalla comunità scientifica e culturale ligure e nazionale. Laureata nel 1953 in Scienze Naturali, si era specializzata in erpetologia – lo studio dei serpenti – e nel 1954 era entrata a far parte dello staff del Museo Giacomo Doria come conservatrice. Gran parte della sua carriera si è svolta al museo di storia naturale genovese, di cui è stata prima e unica direttrice, dal 1976 sino al 1996: «Erpetologa e museologa, donna di scienza e cultura, la ricordiamo per il suo ottimismo, la sua capacità organizzativa, la sua passione nella divulgazione, il suo amore per il Museo. Ci mancherà», è stato il saluto del museo.
Nel corso della sua lunga carriera Capocaccia Orsini – sposata con Bruno Orsini, psichiatra molto noto, ex deputato della Dc e tra i relatori della legge Basaglia – ha portato avanti una importante attività di divulgazione e ha pubblicato diversi libri, facendo anche parte del consiglio del Festival della Scienza. Tantissimi i commenti di cordoglio e ammirazione per il suo lavoro e il ruolo svolto nel ramo della divulgazione scientifica.
«Per chi ha avuto la fortuna di collaborare con lei, è stata sempre un esempio di energia, ottimismo, spirito di squadra, grande cultura – hanno scritto dall’Associazione Amici dell’Acquario di Genova, di cui è stata presidente dal 1997 al 2020 – Una donna e professionista che è sempre stata al fianco dell’Acquario nella costruzione del ruolo di divulgazione e di servizio culturale alla città attraverso gli incontri settimanali dei Mercoledì Scienza che hanno offerto occasioni importanti di divulgazione e cultura gratuiti a tantissimi genovesi e non».
«L’ultima volta che ho visto Lilia è stato alla mia conferenza – è stato invece il commento di Alberto Diaspro, direttore di Nanofisica all'Istituto Italiano di Tecnologia, professore ordinario dell'Università di Genova e accademico dell'Accademia Ligure di Scienze e Lettere – era sempre presente e sinceramente interessata, le brillavano gli occhi quando ascoltava e io la ricordo così: uno spirito, un abbraccio, un “non potevo perdermi l’incontro” e mentre raccontavo la guardavo per aggiustare il tiro, per tagliare o allungare parte della narrazione, mi mancherà. Ciao Lilia e grazie per la fiducia e l’entusiasmo contagioso, per la scienza ma ancora grazie per il sorriso e il brillio negli occhi».