La Provincia Autonoma di Trento ha confermato attraverso un comunicato che l'orsa catturata, radiocollarata e liberata nei giorni scorsi nell'Alto Garda è proprio KJ1, la femmina che aveva attaccato un escursionista in località Naroncolo, nel comune di Dro, lo scorso 16 luglio. La Fondazione Edmund Mach ha svolto le analisi genetiche necessarie per confermare l'identità dell'animale.
La vicenda di KJ1 ha suscitato grande interesse, soprattutto per la dinamica dell'attacco e per il fatto che l'orsa non fosse sola. Infatti, KJ1 è accompagnata da tre piccoli dell'anno, il che complica ulteriormente la gestione della situazione. L'attacco del 16 luglio, che per fortuna non ha avuto conseguenze troppo gravi, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza degli escursionisti e dei residenti delle aree montane del Trentino.
Il monitoraggio di KJ1 è ora nelle mani del Corpo Forestale Trentino, che sta seguendo da vicino i movimenti dell'orsa e dei suoi cuccioli grazie al radiocollare applicato durante la cattura. Questa misura è fondamentale per prevenire ulteriori incidenti e per garantire che l'orsa non rappresenti una minaccia per la popolazione.
La gestione della fauna selvatica, in particolare degli orsi, è una questione delicata in Trentino. KJ1, che con 22 anni è la femmina più anziana della popolazione trentina, non è il primo orso a trovarsi al centro delle cronache locali. Per lei, la Provincia Autonoma aveva anche emanato due diverse ordinanze di abbattimento, sospese entrambe dal TAR in seguito ai ricorsi depositati da diverse associazioni animaliste.
Il monitoraggio costante è però cruciale non solo per la sicurezza pubblica, ma anche per la conservazione di questi magnifici animali, simbolo della biodiversità alpina. Grazie al radiocollare, la posizione dell'orsa verrà ora monitorata costantemente e i dati raccolti, disponibili sulla mappa degli orsi radiocollarati, pubblicata sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it, renderanno più semplice conoscere la sua posizione e prevenire così ulteriori incidenti.
Il caso di KJ1 è solo l'ultimo al centro delle difficoltà e degli innegabili conflitti che esistono ormai da anni tra grandi carnivori e attività umane in Trentino. L'ennesimo incidente, ha quindi riacceso ancora una volta l'attenzione sull'importanza di adottare comportamenti responsabili quando si frequentano aree selvagge e l'utilizzo di misure e interventi preventivi e di monitoraggio per favorire la sicurezza di tutti.