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9 Giugno 2023
12:16

È iniziata la deposizione della Caretta caretta in Campania: trovato il primo nido dell’anno

In Campania, è stato trovato il primo nido di Caretta caretta dell'anno. Si trova sulla spiaggia di Castelvolturno ed ora sarà protetto e monitorato da esperti e volontari come avviene ormai ogni anno lungo tutta la costa della regione.

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La stagione riproduttiva delle tartarughe marine è oramai entrata nel vivo e le femmine hanno cominciato a deporre le loro uova sulle nostre spiagge. E dopo il primo nido scoperto a Lampedusa qualche giorno fa ,arriva anche la prima deposizione per la Campania. Ieri è stato infatti individuato il primo nido della stagione su una spiaggia di Castelvolturno, uno dei tratti di costa preferiti dalla Caretta caretta in questa regione.

La traccia è stata individuata dai volontari dell'associazione Domizia, che due volte a settimana pattugliano le coste dal cielo grazie a un ultraleggero, piccoli aerei destinati a voli brevi e a bassa quota. Per individuare un nido ben nascosto sotto la sabbia, infatti, esperti e volontari vanno soprattutto alla ricerca delle tracce lasciate sulla sabbia durante la notte dalle femmine quando risalgono e, ovviamente, quando ritornano in mare.

«Il personale della Stazione Zoologica A. Dorhn ha verificato la presenza delle uova e possiamo quindi confermare il primo nido per la Campania – spiega Roberta Teti, borsista di ricerca presso Stazione Zoologica di Napoli che monitora la specie in Campania e volontaria ENPA Salerno – La cosa più curiosa è il fatto che lo scorso anno il primo nido era stato individuato proprio nello stesso giorno e nello stesso identico posto».

Da qui in avanti, e perlomeno fino ad agosto, partirà quindi il monitoraggio e la conta lungo tutta la costa della Campania, con la speranza che si possa superare il numero di nidi delle scorso anno. In totale, nel 2022, con tre schiuse a sorpresa e ventidue nidi scovati da volontari e ricercatori, furono in totale 25 i nidi di Caretta caretta della regione. «Quest'anno, tra l'altro, è partito anche il progetto Life TURTLENEST coordinato da Legambiente e che coinvolge ben tre paesi, Italia, Spagna e Francia, con lo scopo proprio di quantificare ancora meglio i nidi e cercare di limitare le minacce», spiega Teti.

Fortunatamente, in ogni regione ci sono organizzazioni e associazioni che organizzano ogni anno monitoraggi e sorveglianza dei nidi. In Campania, per esempio, c'è il progetto Caretta in Vista coordinato proprio dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. I volontari, insieme agli esperti e ai ricercatori, per tutta l'estate andranno alla ricerca di tracce di tartarughe sulle spiagge e presidieranno i nidi fino al delicato momento della schiusa delle uova.

Tutti possono partecipare, sia i turisti che i residenti, e l'obiettivo, oltre al monitoraggio, è anche quello di informare, sensibilizzare e coinvolgere quante più persone possibile, tra cui gli esercenti balneari, i bagnini, i sorveglianti notturni, in modo che siano preparati nel caso una tartaruga dovesse risalire la spiaggia per nidificare: «Chi vuole iscriversi al progetto e dare una mano può farlo compilando un modulo online», conclude Roberta Teti.

Tartaruga Caretta caretta

Dopo aver rischiato seriamente l'estinzione in passato, la Caretta caretta si è lentamente ripresa ed ora è considerata "solo" Vulnerabile dalla IUCN, poiché anno dopo anno il numero di nidi pare stia fortunatamente crescendo su tutte le coste del Mediterraneo. Tuttavia, lo scorso anno si è registrato un calo rispetto agli anni precedenti, per un totale di 129 nidi in Italia, circa la metà rispetto ai due anni precedenti.

Questo calo al momento non preoccupa troppo gli esperti, potrebbe rientrare nelle normali fluttuazioni annuali della specie, ma ci ricorda comunque che non possiamo abbassare la guardia. La specie resta in pericolo, minacciata soprattutto dalla antropizzazione delle spiagge e dalla pesca. Vi abbiamo infatti raccontato anche la storia, fortunatamente a lieto fine, dell'esemplare maschio da record chiamato Osimhen, salvato e tornato in mare anche grazie al prezioso aiuto del pescatore che lo aveva recuperato. La Caretta caretta, anche se in ripresa, ha ancora bisogno del nostro aiuto.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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