Oggi, 8 maggio, in tutto il mondo si celebra il World Migratory Bird Day (WMBD), la giornata mondiale dedicata agli uccelli migratori. O meglio, una delle due giornate, perché proprio come ogni migrazione che si rispetti c'è un'andata e un ritorno. La seconda settimana di maggio si festeggia la migrazioni di ritorno, quella primaverile, mentre il 9 ottobre si celebrerà quella autunnale di andata. Più o meno in concomitanza coi picchi migratori in tutto il mondo.
Due giornate istituite dalle Nazioni Unite a partire dal 2006 per attirare attirare l'attenzione sulle minacce affrontate dagli uccelli migratori, sulla loro importanza ecologica e sulla necessità di una cooperazione internazionale mirata alla conservazione delle specie e dei loro habitat. Ogni anno tantissime persone in tutto il mondo partecipano o organizzano eventi dedicati ai migratori alati, come laboratori educativi, mostre ed escursioni di birdwatching, uscite fotografiche, tutto pur di per celebrare il WMBD.
Il tema scelto per questa edizione, Sing, Fly, Soar – Like a Bird!, si concentrerà sulla bellezza e la complessità del canto degli uccelli e del loro volo. «Gli uccelli migratori ci fanno connettere con i loro canti e voli unici, e ci ricordano l'importanza di lavorare insieme, oltre i confini, per proteggerli». È questo lo slogan ufficiale per l'edizione del 2021.
Perché si celebrano gli uccelli migratori
La migrazione degli uccelli è uno degli spettacoli naturali più belli e incredibili del Pianeta. Miliardi di uccelli di tutte le forme e colori volano ogni anno per centinaia o migliaia di chilometri alla ricerca di condizioni ecologiche e habitat ideali che gli permettano di riprodursi e allevare i loro piccoli. Quando queste condizioni nei siti di riproduzione a Nord diventano sfavorevoli, è tempo di tornare a volare in regioni più accoglienti a Sud.
Esisto però tantissimi tipi e modi differenti di migrare, che consentono agli uccelli di compiere viaggi straordinari senza confini. Spesso il loro viaggio è estenuante e li spinge al limite, costringendoli a superare mari, deserti, montagne e infiniti altri pericoli come predatori, tempeste e temperature estreme solamente per mantenere la promessa del ritorno.
Non sappiamo nemmeno come facciano esattamente a seguire le rotte, sappiamo però che si orientano col sole durante il giorno, con le stelle di notte e che utilizzano il campo geomagnetico, la vista, gli odori e la memoria in modi sorprendenti. Ma sappiamo anche che molte di queste specie stanno sparendo, sono seriamente minacciate di estinzione, e come sempre c'è lo zampino dell'uomo.
Le gru (Grus grus) in volo su Venezia durante la migrazione
Perché i migratori hanno bisogno di protezione
La sopravvivenza degli uccelli migratori dipende da tantissimi fattori al di là del luogo in cui si riproducono, come i siti di sosta lungo i loro viaggi o la disponibilità di aree di svernamento. La perdita o la riduzione di questi siti possono avere un impatto drammatico sulla loro sopravvivenza, e la crisi climatica in corso di certo non aiuta. Attraversando molti confini tra Paesi con politiche ambientali, leggi e misure di conservazione diverse è fondamentale che la cooperazione internazionale tra governi, ONG, ricercatori e altre parti interessate sia più condivisa possibile lungo tutto il loro percorso di viaggio.
In molti Paesi il bracconaggio e l'uccisione dei migratori rappresenta ancora oggi una delle principali minacce per numerose specie. Secondo BirdLife, la più importante organizzazione al mondo sulla conservazione degli uccelli, ogni anno nel bacino del Mediterraneo sono circa 25 milioni gli uccelli selvatici che vengono catturati e uccisi illegalmente, e 5,6 di questi solamente Italia, al secondo posto soltanto dietro all'Egitto per quanto riguarda il bracconaggio.
È necessario condividere la conoscenza e coordinare gli sforzi di conservazione tra tutti Paesi, e il World Migratory Bird Day con la sua portata globale rappresenta uno dei più importanti momenti di sensibilizzazione e discussione al mondo.
Stremati dal lungo viaggio gli uccelli migratori approfittano delle grosse navi mercantili per recuperare le forze e ripartire. Cadendo in mare la quasi totalità di loro morirebbe
Unitevi allo stormo!
Gli uccelli migratori sono un ineguagliabile simbolo di libertà e tenacia, non conoscono barriere né confini politici e coi loro incredibili viaggi connettono il mondo intero, dall'Europa all'Africa, dal Polo Nord a quello Sud. La portata globale del fenomeno migratorio ci impone di ragionare e agire all'unisono, come un unico grande stormo. Tutti possiamo contribuire alla salvaguardia di queste specie spargendo la voce, facendo pressioni politiche o semplicemente sensibilizzando con una foto, un articolo o un disegno condiviso sui social.
Solo abbracciando questa visione globale e senza confini di ogni tipo potremo continuare a godere di questo e altri incredibili fenomeni naturali. La migrazione è in corso, proprio ora e proprio sulle nostre teste. Uscite, aprite le finestre e godetevi lo spettacolo più bello del Pianeta. Poi ditelo a tutti.