Quando pensiamo alle zanzare, la mente dirotta inevitabilmente la nostra immaginazione verso le loro fastidiosissime punture, alle notti insonni o alle tantissime e pericolose malattie che questi piccoli insetti possono trasmettere. Eppure, tra le migliaia di specie che compongono questo grande gruppo esistono zanzare incredibilmente affascinanti, completamente innocue e spesso anche belle da vedere, oltre che importanti per gli ecosistemi.
Tra queste, ci sono sicuramente le zanzare del genere Toxorhynchites, un gruppo composto da 90 specie spesso dotate di colori brillanti e metallici e diffuse nelle foreste di tutto il mondo. Sono tra l'altro le più grandi del pianeta (possono avere un'apertura alare anche di 1,2 cm) e per questo – oltre che per la loro proboscide ricurva – sono anche conosciute come zanzare elefante. Niente paura però, queste zanzare – nonostante le dimensioni – sono completamente innocue e da oggi includono anche una nuova specie: si chiama Toxorhynchites domrey, vive in Cambogia ed è stata appena descritta sul Journal of Asia-Pacific Entomology.
Nel 2021, un team di scienziati cambogiani e francesi era alla ricerca di larve di zanzare Toxorhynchites che vivono all'interno delle sacche della pianta carnivora Nepenthes smilesii. La spedizione è stata effettuata tra le foresta del Veun Sai Siem Pang National Park e nel Kirirom National Park, in Cambogia, dove le condizioni di umidità sono particolarmente favorevoli sia per gli insetti che per le piante carnivore. Le Nepenthes, molto diffuse nel Sud-est asiatico, sono piante estremamente affascianti, in grado di catturare e "mangiare" gli insetti grazie a una sacca-trappola piena di liquido.
Ma poiché l'acqua all'interno di queste sacche non evapora mai, alcuni insetti hanno imparato a sfruttarla, per esempio per riprodursi. Tra questi ci sono anche le zanzare elefante, le cui larve nascono, crescono e diventano adulte, proprio all'interno della "bocca" di Nepenthes smilesii. Studiando da vicino queste larve, però, gli scienziati si sono accorti che alcune di queste sembravano appartenere a una specie ancora sconosciuta alla scienza. E una volta che queste sono diventate adulte, poi, ne hanno avuto la conferma e l'hanno così ribattezzata Toxorhynchites domrey.
Come le altre zanzare elefante, anche questa specie da adulta ha il corpo ricoperto di scaglie iridescenti, che la rendono incredibilmente brillante grazie a riflessi metallici che vanno dal blu al viola. Per il momento, questa specie è stata trovata esclusivamente all'interno delle sacche di Nepenthes smilesii ed perciò molto probabile che – come altre specie di zanzare – si riproduca esclusivamente nella bocca di queste piante.
Ma un altro aspetto incredibilmente interessante sulla vita di queste zanzare, è la loro dieta. Gli adulti, sia le femmine che i maschi, sono dotati di una lunga proboscide ricurva e, a differenza delle zanzare succhiasangue, si nutrono esclusivamente di nettare o altre sostanze zuccherine prodotte da fiori e piante. Ma le larve, invece, sono voraci predatrici e mangiano quasi esclusivamente uova e larve di altre zanzare.
Per questo, le zanzare giganti del genere Toxorhynchites sono anche conosciute come mosquito eater, ovvero mangiatrici di zanzare. Mangiano anche specie pericolose per gli umani, come le zanzare tigre e le altre specie succhiasangue che vi abbiamo raccontato nel nostro Kodami Zoom, e proprio per questo, durante tutta la seconda metà del XX Secolo, le zanzare elefante sono state proposte come potenziale metodo alternativo per il controllo delle specie pericolose. Tuttavia, alcuni tentativi di introduzione di queste zanzare "alleate degli essere umani" sono falliti, mentre altri sono ancora in corso.